"La recente mobilitazione per l’autostrada Ragusa-Catania segnala quanta arretratezza culturale e quanta ignoranza caratterizzi la classe politico-amministrativa locale e i vertici delle organizzazioni sindacali". E’ una voce fuori dal coro quella di Cub Trasporti che evidenzia quanto di strumentale e propagandistico sia emerso sabato 11, a cominciare dal coinvolgimento delle scuole.
"Riteniamo grave questo diffuso atteggiamento oscurantista in base al quale debba essere scontato che tutti vogliano la nuova arteria autostradale. Chi scrive non è contrario alle infrastrutture, però è convinto che oggi gli sforzi e le energie per migliorare la mobilità debbano essere rivolti verso vettori che abbiano una prospettiva, e che sin da adesso possano essere individuate come ecologicamente compatibili, socialmente utili ed economicamente gestibili". Così dichiara la Cub contro chi chiede una nuova autostrada, cioè ancora cemento e asfalto sui nostri territori, ancora un trasporto basato sul gommato, sui carburanti di natura fossile, sull’inquinamento, sui rischi di incidenti, su costi sempre più insostenibili (pedaggi, carburanti, assicurazioni, mezzi, ecc.).
La Cub invita a puntare su altri vettori, in primo luogo una nuova linea ferroviaria che colleghi la provincia di Ragusa a Catania, magari collegando i due aeroporti; una ferrovia per il trasporto delle merci (una delle più gravi criticità dell’attuale scorrimento veloce 514 Ragusa-Catania) e delle persone, in linea con le direttive dell’Unione Europea, che invitano da tempo ad investire sul trasporto pubblico su ferro, di gran lunga più sicuro, molto meno inquinante, e infinitamente meno costoso di nuove autostrade. Dopo 50 anni l’autostrada Siracusa-Gela, nata per collegare i due poli petrolchimici, non è nemmeno arrivata a Ispica; forse fra qualche anno giungerà a Modica per terminare definitivamente la sua corsa. Metà della provincia avrà quindi presto la sua porzione di autostrada per Catania.
Nel frattempo i petrolchimici hanno anch’essi esaurito la loro funzione, lasciandoci uno strascico di morti, inquinamento irreversibile, disoccupazione e corruzione mafiosa. Sarebbe ora di fermarci qui. Noi siamo per una mobilitazione sincera e convinta che richieda degli aggiustamenti strutturali immediati sulla 514, nel frattempo punti a decongestionare il traffico merci adottando misure alternative sin da ora possibili, e infine persegua l’obiettivo di una nuova infrastruttura ferroviaria moderna per collegare il ragusano e il catanese: in 90 minuti se si costruisce solo un tratto nuovo da Comiso a Vizzini Scalo, e in un’ora se si costruisce una linea diretta Ragusa-Lentini.