Le critiche sollevate dalle Rsu in merito al dimensionamento scolastico di Modica hanno sorpreso il sindaco Ignazio Abbate che si dichiara stupito principalmente da come una proposta nata esclusivamente dal mondo sindacale e scolastico trovi contrari le stesse RSU che fanno parte del sindacato. Mancanza di comunicazione tra i vari livelli sindacali?
L’Amministrazione in questa fase è stata soltanto l’organismo che ha convocato le riunioni, nessuna proposta è uscita fuori essendo stata demandata in toto alle organizzazioni sindacali e istituzioni scolastiche la facoltà di presentare le proprie osservazioni. A riprova di quanto affermato ci sono i verbali delle tre riunioni tenute con rappresentanti sindacali e dirigenti scolastici. Anzi, approfitto dell’occasione per ringraziare tutti gli attori che hanno recitato un ruolo primario in questa delicata fase di concertazione. Penso che mai la scuola sia stata così protagonista del proprio futuro. Stupisce, inoltre, che si faccia riferimento ad un accordo siglato tra Amministrazione e Sindacati quando la parte politica ha solo preso atto della proposta in attesa di ratificarla.
Preparata in separata sede dal mondo sindacale e scolastico e messa a disposizione del tavolo tecnico nel corso della terza riunione, la proposta è espressione della volontà di tutti gli attori protagonisti ma non ha avuto ancora l’approvazione definitiva. E’ probabile che venga accettata perché l’Amministrazione Comunale deve prendere atto della volontà del mondo scolastico, anche se sono ancora possibili cambiamenti sempre di concerto con tutti gli interlocutori. L’interesse primario è quello di mantenere inalterati i posti di lavoro attualmente esistenti ed anzi incrementarli grazie al superamento della quota 1000 per ogni Istituto coinvolto, cosa che per’altro è stata raggiunta in virtù di questa nuova ridistribuzione”.