Sulla vicenda dell’accordo siglato tra l’amministrazione comunale di Modica e i sindacati sul dimensionamento scolastico dell’Istituto comprensivo Ciaceri-S. Marta interviene anche il Partito Democratico. "A fronte delle rimostranze, delle RSU, il Sindaco, anziché prenderne atto e muoversi di conseguenza, se ne chiama fuori con atteggiamento pilatesco. Non pervenuta, l’opinione dell’assessore al ramo".
Forse il primo cittadino ha dimenticato che la riunione dalla quale è scaturito l’accordo contestato è stata da lui convocata e presenziata nelle sale municipali e che il precipuo compito dell’amministrazione è rappresentare l’interesse della città per un’organizzazione delle circoscrizioni scolastiche in conformità a chiari obiettivi di sviluppo del territorio affiancati e contemperati dalle esigenze degli alunni e dei genitori. E tra questi, ci sono quelli di evitare il ridimensionamento degli istituti del centro storico che sono a minore incremento demografico e di garantire la continuità didattica all’interno degli istituti comprensivi in un percorso che parte dalla scuola dell’infanzia e si conclude nella scuola secondaria di secondo grado.
Il Sindaco invece col suo comunicato stampa confessa di aver avuto solo un ruolo di testimone notarile abdicando alle funzioni che la sua carica gli impone. Testimone nemmeno attendibile perché ci risulta che il dirigente del “Ciaceri –S. Marta” aveva pure avanzato una proposta alternativa della quale il Sindaco non fa menzione alcuna perché del tutto ignorata in sede di contrattazione. Se la stessa amministrazione riconosce che c’è stato nell’accordo contestato un difetto di effettiva rappresentanza sindacale, data la protesta della RSU, e che vi sono altre soluzioni rispetto a quella adottata, cosa si aspetta a riconvocare il tavolo e rivedere l’accordo nei punti contestati?" si chiede il PD.