La prevista e prossima saturazione della discarica di Ragusa, ovvero Cava dei Modicani, unisce le opposizioni Pd e 5 stelle nel criticare la scarsa attenzione dell’amministrazione Cassì sulla vicenda ma le vede divise, anzi, molto divise, sulle possibili soluzioni.
Il primo intervento in merito si deve al capogruppo consiliare del Pd Mario Chiavola che aveva riferito “dopo che il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Salvatore Piazza, con riferimento all’ordinanza urgente e contingibile sino al 31 ottobre per il solo trattamento meccanico del rifiuto con la divisione del sopravaglio e del sottovaglio, ha messo in evidenza le gravi difficoltà riguardanti la prossima saturazione di Cava dei Modicani, bisogna chiedersi che cosa ha fatto la politica in tutti questi anni per evitare che si arrivasse a questo punto”.
E Chiavola, nell’evidenziare che l’emergenza tornerà a riproporsi a fine ottobre, coglie l’occasione per ricordare “come finora sia stato possibile usufruire dei benefici ottenuti grazie all’azione amministrativa dell’allora ex sindaco Nello Dipasquale che non solo realizzò la discarica così com’è ma la difese strenuamente quando si pensò di saturarla in poco tempo”. Ma il capogruppo dem, uomo di accertata fiducia di Nello Dipasquale, va oltre e afferma “come se non bastasse voglio ricordare che, nell’ultimo scorcio dell’amministrazione Dipasquale, la Giunta, con l’appoggio dei consiglieri di maggioranza, tra cui anche il sottoscritto, fece inserire nel piano triennale l’ampliamento del sito con la realizzazione della quarta vasca.
In tutti questi anni, però, si è solo pensato a utilizzare la discarica senza pensare al futuro. Morale della favola? Rischiamo di essere sommersi dalla spazzatura… mentre l’impianto di compostaggio non solo va a rilento ma è quasi come se fosse chiuso. “Questo significa – aggiunge Chiavola – che i costi di conferimento stanno lievitando in maniera eccezionale. E a pagare tutto questo chi saranno? I cittadini, ancora una volta?”. Da parte sua il gruppo consiliare 5 stelle (Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali, Sergio Firrincieli e Alessandro Antoci) osserva che “il principale problema riguardante Cava dei Modicani è strettamente correlato alle autorizzazioni regionali che non arrivano. Si attende l’Aia per il sito di Cava dei modicani che, ancora, non è stata concessa. Il fatto che siano predisposte ordinanze in serie è legato a una questione banale. La Regione non riesce ad approntare un provvedimento normale di autorizzazione dell’impianto Tmb. E dire che in più di un anno ci sono state conferenze dei servizi, incontri e quant’altro. Ma non è accaduto nulla”.
I consigliere pentastellati mettono in rilievo inoltre “la mancata capacità del sindaco Cassì di trovare una soluzione” ed aggiungono “se il primo cittadino si vanta di avere tutti questi rapporti con la Regione e con il governatore Musumeci, come mai non è riuscito a farsi fare un provvedimento ordinario per la discarica? Allora significa che hanno trascurato la cosa, che hanno dormito sonni profondi mentre l’emergenza rifiuti stava per scoppiare? E’ arrivata la scadenza dell’ordinanza e se n’è dovuta fare un’altra. Questo comporterà un aumento della Tari? Allo stato attuale, infatti, l’immondizia si sminuzza e quello che se ne ricava viene portato tutto ad Alcamo.
Il Comune avrebbe potuto pressare la Regione per ottenere le risposte dovute. Ma così non è stato. Il sindaco, inoltre, è nel cda della Srr e quindi doveva e poteva seguire bene la questione per non parlare del fatto che detiene la delega all’Ambiente. E adesso non si faccia finta di negare queste circostanze perché, tra l’altro, tutto ciò comporta un aggravamento del quadro complessivo che speriamo di scongiurare non appena arriveranno le risposte dovute sul fronte dello smaltimento. E’ chiaro che i cittadini pretendono il cinque per cento di sconto della Tari che, così come più volte detto, alla luce dei risparmi poteva e doveva essere maggiore rispetto all’attuale. E non tollereremo che questa circostanza incida sulla tariffa neanche nei prossimi esercizi finanziari.Come con la scerbatura e con l’acqua a Marina di Ragusa, questa amministrazione arriva in fortissimo ritardo su tutto.
Ancora colpa della precedente amministrazione?”. Ma i consiglieri grillini Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali, Sergio Firrincieli e Alessandro Antoci mettono le mani avanti anche sul problema della quarta vasca pur senza citare nè Chiavola nè Nello Dipasquale e sentenziano “naturalmente c’è ancora chi continua a invocare la realizzazione della quarta vasca, parlando di progetti irrealizzabili come ha più volte precisato la scorsa amministrazione comunale a guida Cinque Stelle. E’ un progetto che non si poteva realizzare. In primo luogo perché il sito non era idoneo, poi lo stesso non era inserito nel piano degli impianti provinciali.
E anche se fosse arrivata l’autorizzazione, sarebbe costato un mare di soldi. E anche supponendo la disponibilità delle risorse economiche, ci sarebbero voluti da cinque ai sette anni per concretizzare il progetto. Significa che chi continua a invocare la quarta vasca dice cose senza senso senza essersi preso la briga di prendere atto di quanto andiamo dicendo da tempo sulla base di accurate documentazioni e fondate motivazioni”. (da.di.)