Celebrata oggi a Santa Croce Camerina la seconda giornata territoriale iblea per le vittime degli incidenti sul lavoro l’Anmil di Ragusa: “la cultura della sicurezza e’ questione seria da affrontare nella maniera dovuta”.
“Sono molto emozionata. Per noi è un momento significativo. Un momento in cui riviviamo le tragedie personali che ci hanno colpito. Per questo chiediamo a tutti la massima condivisione di alcuni semplici principi: con la sicurezza sul lavoro non si scherza. Le istituzioni, le forze dell’ordine, la politica, i semplici cittadini facciano sino in fondo la propria parte perché non si piangano ulteriori incidenti, soprattutto con esito mortale”. E’ stata una Maria Agnello estremamente commossa a concludere, questa mattina, la cerimonia della deposizione della corona d’alloro alla stele per i caduti sul lavoro tenutasi in via Carmine, sul prospetto del palazzo municipale di Santa Croce Camerina.
E’ qui, infatti, che è stata celebrata la seconda Giornata territoriale iblea per le vittime degli incidenti sul lavoro. Una iniziativa fortemente voluta dal presidente Anmil Ragusa che ha voluto che l’appuntamento si tenesse nella cittadina camerinense, anche alla luce della disponibilità fornita dall’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, Giovanni Barone, con l’assessore Giulia Santodonato, e dal presidente del Consiglio comunale Piero Mandarà. A intervenire anche il presidente regionale Anmil, Antonino Capozzo, che, oltre a salutare la presenza di una delegazione Anmil di Catania, ha ricordato come il 13 ottobre si terrà a Palermo, per la prima volta in Sicilia, la manifestazione nazionale dell’Anmil per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Alla cerimonia civile, tenutasi subito dopo alla sala ricevimenti Rosengarten, era presente il deputato regionale Giorgio Assenza oltre alla funzionaria Inail di Ragusa, Franca Mangiapane, che ha comunicato i dati relativi al 2018 per quanto riguarda i casi di infortunistica denunciati in provincia di Ragusa. In particolare i casi mortali denunciati nel 2019 (fino a questo momento) sono stati 4 tra cui due in itinere; sette, invece, quelli, sempre mortali, che erano stati denunciati nel 2018. Per quanto riguarda gli infortuni, i casi denunciati nel 2019 ammontano a 1.795 mentre nel 2018 erano stati 1.850. Si registra, tendenzialmente, un calo rispetto all’anno precedente anche se il 2019 deve concludersi.
“C’è ancora parecchio da fare – ha aggiunto Agnello – in considerazione del fatto che i lavoratori, appena ravvisano che qualcosa non va sul fronte della sicurezza, devono rifiutarsi di eseguire qualsiasi attività e rivolgersi alle istituzioni. Occorre cultura e formazione. E come Anmil stiamo lavorando lungo questa direzione”. La giornata di oggi ha preso il via con il raduno dei partecipanti e la santa messa in suffragio dei caduti sul lavoro presieduta dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, il sacerdote Salvatore Puglisi, alla presenza del gonfalone del Comune di Santa Croce Camerina, di quello dell’Anmil, e di tutte le autorità civili e militari (erano presenti i rappresentanti dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza).