Ragusa, caos Tari non piacciono ai grillini le spiegazione del sindaco. “Insomma siamo al paradosso. Se la colpa è della politica, si dà la responsabilità agli uffici. Se la colpa è degli uffici, si attribuisce la responsabilità alla politica precedente.
E, in pratica, così facendo, il sindaco si autoassolve sempre. Visto che, in aula, si è anche autoassolto l’assessore al ramo, vorremmo allora capire come stanno le cose e, soprattutto, di chi sarebbero le colpe, in maniera chiara, rispetto a quanto sta accadendo”. Sono queste le parole con cui il gruppo consiliare 5 stelle del Comune di Ragusa ha accolto le dichiarazioni del sindaco Cassì sulle vicenda del caos Tari. Dichiarazioni, affermano i consiglieri grillini con cui il sindaco “da un lato chiede scusa e dall’altro si autoassolve, attribuendo le responsabilità di quanto accaduto a chi lo ha preceduto”. Ma i consiglieri 5 stelle incalzano “ci spieghi esattamente, il primo cittadino, che cosa ha voluto dire?
Con chi ce l’ha? E perché gli uffici non sarebbero stati gestiti bene? Tutto ciò, comunque, riflettendo sul fatto che l’attuale amministrazione ha avuto diciotto mesi di tempo, cioè un anno e mezzo, per cercare di risollevare eventualmente ciò che non andava”. Quanto poi alle affermazioni di Cassì che “ciò è accaduto per la mancanza di vigilanza in ordine a un servizio che meritava, invece, la massima attenzione” i consiglieri pentastellati concludono “per quanto ci riguarda, riteniamo che solo la mancata vigilanza, di per sé, sia una responsabilità politica, tutta da imputare all’attuale amministrazione comunale. Che, ricordiamo, gestisce le sorti del Comune di Ragusa da un anno e mezzo e che quindi avrebbe avuto tutto il tempo per correggere eventuali anomalie.
Cosa che, evidentemente, non ha fatto. O perché non ne ha trovato, come pensiamo noi, o perché, circostanza che sarebbe ancora più grave, non sa dove mettere le mani”. A titolo di cronaca ricordiamo che la situazione esplosiva creatasi all’uffico Tari comunale è dovuta al fatto che a numerosi cittadini sono pervenute, nel corso di controlli relativi agli anni 2014 2015 e 2016 richieste di pagamento pur a fronte del fatto che gli stessi hanno corrisposto integralmente o in parte il dovuto. (da.di.)