Sbarcati a Pozzallo i 151 migranti della nave Asso 30. Pozzallo fa la sua parte e come sempre accoglie l’ennesimo gruppo di disperati che fuggono dai propri paesi, per la fame o per la guerra. La città cerca con tutte le proprie forze di affrontare un fenomeno planetario drammatico.
La geografia gli ha assegnato questo compito che svolge sempre con grande umanità. Ecco perché Pozzallo sostiene il Governo Italiano che con il Ministro, il Prefetto Lamorgese, tenta di cambiare il patto fra l’Italia e la Libia sui migranti. Il memorandum, che giustamente fu firmato nel 2017, oggi deve assolutamente essere cambiato. L’obiettivo dell’Italia e dell’Europa, non può essere solo quello di limitare e ridurre le partenze dalla Libia, ma anche quello di garantire un minimo di gestione umanitaria nei campi di detenzioni in Libia trasformati in veri e propri lager.
Il minimo che l’Italia deve chiedere è quello di garantire la presenza di organizzazioni umanitarie in tutti i campi di detenzione libici oltre che una gestione più corretta degli sbarchi. Se questo non dovesse avvenire noi italiani ed europei, saremmo complici di un gruppo di torturatori e assassini e sarà inevitabile che chi verrà dopo di noi ci giudicherà in modo molto severo.