Dichiarato al Comune di Ragusa lo stato di agitazione dei dipendenti. a conclusione di un’assemblea molto partecipata, indetta da varie sigle sindacali, FP- CGIL (N. Fernandez), FP CISL (A. Nicosia), UIL FPL (S. Tagliarini), FP DICCAP (M. Gerbino), SILPOL (A. Fiorenza), C.S.A (A. Vindigni), U.G.L (G.Carrubba).
Nella nota sindacale si legge “tale decisione ha lo scopo di affermare e rivendicare i diritti economici e giuridici dei lavoratori, con l’intento anche di esigere un maggior rispetto, sia individuale, sia collettivo degli stessi. Uno dei motivi per i quali si è tenuto questo incontro e stato la mancata convocazione della delegazione trattante, che avrebbe dovuto riprendere i lavori, dopo l’ultimo incontro tenutosi alla fine di luglio subito dopo la pausa estiva e cioè a settembre. Questo era l’accordo tra le parti e invece, giunti alla fine di novembre, il tavolo non è stato riconvocato”. Nel documento emesso a fine dell’assemblea si legge ancora “questa inspiegabile inerzia della parte pubblica ha impedito finora di definire il contratto integrativo, la ripartizione del Fondo Efficienza Servizi (Fes) e l’applicazione della PEO (progressioni economiche orizzontali). Purtroppo allo stato, nonostante una recente nota sottoscritta dalle OO.SS. di fine ottobre, che invocava l’attivazione della delegazione trattante i cui lavori avrebbero favorito il riconoscimento di importati diritti giuridici ed economici, collegati all’approvazione del CCDI, si è ancora in attesa che sia diramato l’avviso di convocazione.
Nel corso dell’assemblea, la parte sindacale ha denunciato una forte criticità del sistema delle relazioni sindacali. È stata inoltre evidenziata la diminuzione della consistenza del Fondo Efficienza Servizi, non del tutto giustificata dall’applicazione del Decreto Crescita, i cui effetti sono stati posticipati al 2020, come chiarito dal Ministero della Funzione Pubblica. Evidenziate inoltre criticità gestionali diffuse nell’ambito dei servizi sociali e dei tributi, in particolare”. Nonostante la proclamazione dello stato di agitazione, le organizzazione sindacali dei dipendenti comunali ripongono speranza in un primo risultato ottenuto, ovvero che l’assessore al Personale, Ciccio Barone, per martedì 26 novembre alle ore 15 abbia convocato un tavolo propedeutico al ripristino delle relazioni sindacali e più in generale alla continuazione dei lavori dalla parte della Delegazione trattante. Sulla vicenda intervengono i due consiglieri comunali del Pd Mario Chiavola e Mario D’Asta che evidenziano “era da anni che non si verificava una protesta del genere” ed aggiungono “ci dispiace che ci sia voluta un’assemblea dai toni duri per convincere l’assessore al Personale a convocare una riunione di delegazione trattante nella giornata di martedì. Ma perché prima la Giunta municipale aveva scelto di non intervenire lungo questa direzione?
Perché prima dell’assemblea le richieste delle organizzazioni sindacali erano rimaste inascoltate pur a fronte della necessità di confrontarsi e di verificare determinati passaggi?”. Chiavola e D’Asta inoltre fanno notare come “pur a fronte del fatto che il Comune goda di buona salute dal punto di vista finanziario, l’amministrazione non accetti di portare avanti il confronto con la delegazione trattante. Si parla del fondo per il salario accessorio dell’anno in corso, il riconoscimento di quanto dovuto a chi, quotidianamente, si spende per garantire il buon funzionamento della macchina comunale. Sembra lontanissimo il 2008 quando il Comune di Ragusa, sfruttando con massimo tempismo la norma nazionale, procedeva alla stabilizzazione del personale ex Lsu. Parliamo di un Comune che si è sempre contraddistinto per capacità di valorizzazione del proprio personale, fondamentale per il funzionamento della macchina amministrativa, e che, adesso, invece, si trova ad essere messo in mora dai sindacati. Così non ci siamo”. (da.di.)