“I contenitori culturali della nostra città devono essere trattati con maggiore cura. Può accadere che si verifichino disattenzioni. E per questo motivo ci poniamo in maniera propositiva, evidenziando ciò che non va. Ragusa, che sconta già ritardi atavici, per il fatto di non potere contare su un teatro comunale degno di tal nome, non può fare a meno di contenitori culturali che non siano all’altezza della situazione e con tutti i confort necessari per fare fruire al meglio le varie performance culturali che si organizzano”.
E’ quanto sottolinea Italia Viva Ragusa dopo il concerto tenutosi domenica scorsa all’auditorium San Vincenzo Ferreri, a Ibla, animato dall’orchestra di fiati San Giorgio di Ragusa. “L’orchestra – sottolinea il comitato civico di Italia Viva Ragusa – ha dato vita a uno spettacolo culturale molto interessante, in pratica la trasposizione dell’opera lirica Rigoletto di Giuseppe Verdi, con l’ausilio di alcuni cantanti del teatro Bellini di Catania. Un esperimento di richiamo che, non a caso, ha raccolto la presenza di circa 250-300 persone all’interno dello stesso auditorium. Non tutti hanno potuto trovare posto a sedere, ma questo a causa del successo dell’iniziativa, mentre alcuni faretti interni risultavano non funzionanti. Il problema vero, però, è
legato al fatto che questa esibizione si sia dovuta tenere nel gelo più assoluto. Infatti, i riscaldamenti dell’auditorium non erano funzionanti. E, a quanto abbiamo avuto modo di apprendere, era già da qualche giorno che la problematica andava avanti. E’ davvero un peccato che un contenitore culturale della nostra città abbia accolto centinaia di persone e poi abbia dovuto fare i conti con una situazione climatica insostenibile. Tra l’altro, quanto accaduto domenica scorsa ci consente di porre l’accento su una necessità in particolare. Quella, cioè, di creare nuovi modelli di gestione per quanto riguarda proprio i contenitori culturali. II Comune non è in grado di gestirli, per tutta una serie di questioni, in maniera diretta?
Bene, allora forse è il caso di pensare a scelte differenti che possano garantire una fruizione migliore, mettendo in campo scelte come i Distretti culturali. Come Italia Viva siamo disponibili a formulare delle proposte specifiche che consentano di avviare un confronto su questa delicata materia. Con il precipuo scopo di evitare che si ripetano problematiche come quella di domenica scorsa. Siamo certi che anche l’amministrazione comunale è interessata a far sì che questi contenitori possano essere gestiti al meglio. Nell’interesse comune e per favorire la crescita culturale della nostra città”.