Ragusa, nuova discarica comprensoriale: serve una collaborazione fattiva di tutti i Comuni. In merito alla individuazione del sito, per allocare la nuova discarica comprensoriale, che il Commissario Straordinario della SSR Ato Ambiente Ragusa si accinge a fare, la posizione del Comune di Pozzallo è estremamente chiara: abbiamo già dato. Il territorio di Pozzallo ha subito, in passato, insediamenti a ridosso del centro abitato che hanno minato la sostenibilità ambientale dello stesso, pur essendo al servizio anche di altre comunità: il depuratore che serve anche a Marina di Modica e la zona industriale con alcuni insediamenti produttivi le cui emissioni sono altamente inquinanti dal punto di vista odorigeno.
La nuova discarica comprensoriale, quindi, dovrà essere allocata a molta distanza dai luoghi antropizzati e non dovrà comportare ulteriori danneggiamenti ad un territorio estremamente ridotto e già vessato da precedenti iniziative come quello di Pozzallo. Per quanto attiene poi i “guai di contrada Zimmardo”, per onor di verità bisogna chiarire che hanno origine più lontana del 2010. Con D.A. n. 1767 del 10 agosto 2010 è stata disposta l’adozione della proposta del Piano Paesaggistico degli Ambiti 15-16-17 di Ragusa, al quale hanno fatto seguito le osservazioni, opposizioni, proposte e reclami presentati nei termini di legge, per arrivare quindi al D.A. n. 1346 del 5 aprile 2016 che ha segnato l’approvazione definitiva del Piano.
Per tutto questo tempo sono state coinvolte le istituzioni interessate, per cui chi svolgeva in quel periodo funzioni istituzionali (presidente, assessore o consigliere provinciale, sindaco) aveva piena possibilità di intervenire per modificare la proposta. Infine, a livello regionale, le decisioni sono state assunte in ambito governativo – tant’è che l’atto di approvazione è un decreto assessoriale – senza alcun coinvolgimento assembleare. Tutto ciò senza polemica, solo per tutela della verità, perché anche se in passato sono stati commessi errori adesso bisogna guardare avanti e risolvere con la collaborazione fattiva di tutti i comuni una emergenza, quale quella dei rifiuti, che interessa l’intera provincia di Ragusa.