Pozzallo – Nella notte sono stato informato che uno dei 50 migranti presenti nell’hotspot è risultato positivo al coronavirus. Il tampone era stato eseguito prontamente dal medico responsabile dell’hotspot perché ai controlli sanitari si evidenziava una temperatura di 38 gradi circa. Ho chiesto un incontro in Prefettura nella mattinata di oggi per stabilire il da farsi. L’incontro è stato organizzato prontamente dal Prefetto Cocuzza per le ore 10.00. In ogni caso, chiedo urgentemente una relazione sanitaria da parte dei responsabili dal centro di provenienza del migrante e non escludo un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità oltre che una ispezione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità.Bisogna capire bene se il migrante in questione sia stato visitato in modo approfondito prima della partenza.
È questa una vicenda oscura che richiede una precisa ed inevitabile chiarezza. La comunità pozzallese, che da sempre ha svolto un compito umanitario che è riconosciuto da tutti, non può essere tradita in questo modo. Difenderemo gli interessi della città in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la legge ci consente. In ogni caso, l’hotspot deve essere completamente blindato e isolato e nessun rapporto deve esserci con la città di Pozzallo.