Ragusa, 16 aprile 2020 – Sono cinque i ricoverati per Covid 19 all’ospedale Maggiore di Modica. Inparticolare 4 sono ricoverati in Terapia intensiva, tra cui un giovane di Gela che è stato “stubato” ma resta in osservazione, e 1 ricovero in Malattie Infettive. L'ASP di Ragusa, in ossequio alle direttive regionali, deve garantire esami con tamponi per la diagnosi del CoViD19 per pazienti in Pronto Soccorso, il personale sanitario, i cittadini che hanno concluso l’isolamento, gli operatori delle forze dell’Ordine e dei corpi di polizia municipale oltre che per la popolazione dei migranti ospitata presso gli hotspot della provincia.
Tale esigenza ha prodotto un numero di tamponi ben superiore alla capacità lavorativa del laboratorio dell'ASP – pari a 80/100 tamponi al giorno – che, peraltro, ad oggi non è ancora stato rifornito dei kit di reattivi per l’estrazione dell’RNA – (sigla dell’ingl. RiboNucleic Acid) Acido nucleico presente nel nucleo e nel citoplasma di tutte le cellule -, nonostante le rassicurazioni di fornitura da più parti giunte. Al fine di riuscire a processare il più alto numero possibile di tamponi si è provveduto a contattare tutti i laboratori accreditati dalla Regione chiedendo la disponibilità alla lavorazione di tamponi.
Grazie anche all’autorizzazone dell'Assessorato regionale l’ASP oggi ha così potuto inviare un numero pari a 370 tamponi ai laboratori disponibili, che si aggiungono a quelli trattati, direttamente, presso il Laboratorio di microbiologia del Giovanni Paolo II, consentendo lo smaltimento dei campioni in arretrato nei prossimi giorni. In questo modo si potranno dare risposte ai molti cittadini che attendono l’esito dei tamponi per potere concludere l’isolamento obbligatorio. «Ci spiace avere imposto una attesa più lunga, e ci rendiamo conto, dalle numerose note che ogni giorno pervengono, dalle lettere anche minacciose e dalle denunce alla stampa, che tanta gente non può o non è disposta ad attendere.
Ma davanti a una corretta esigenza di cautela, imposta dall’Autorità regionale, il nostro laboratorio e i nostri microbiologi, che lavorano h24, non possono far fronte da soli. Siamo stati finora molto fortunati a non avere subito l’impatto di altre regioni, dove le attese per i tamponi sono ben più lunghe e faremo sempre il massimo per soddisfare le esigenze delle persone.» Nella giornata di ieri, infine, i circa 80 tamponi esaminati hanno dato, fortunatamente, esito negativo, mentre sono iniziati i prelievi dei tamponi presso le case di riposo e nell’Hotspot di Pozzallo.