Ragusa- Troppi morti sul lavoro. In provincia di Ragusa la scorsa settimana ci sono stati 3 morti sul lavoro: un anziano caduto da un altezza di 4 metri mentre lavorava nell’azienda di famiglia, un operaio di uno stabilimento di prefabbricati schiacciato da un carrello, e un lavoratore tunisino morto in campagna colpito da malore. Tre vittime in pochi giorni sono il segno che si è tornati ad una tragica normalità, fatta di assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro, che da molti anni in Italia rappresenta un emergenza alla quale non si da risposta, a parte i proclami ogni qualvolta si celebrano funerali.
E’ un sistema malato nel quale non si riesce ad applicare le norme e le misure previste e che è carente sotto il profilo dei controlli. E’ il risultato di una cultura d’impresa che nel nostro Paese ha sempre considerato la sicurezza un costo sul quale operare tagli e gli adempimenti degli inutili cavilli burocratici. Mentre ci si concentra sui rischi legati all’emergenza Covid-19, la realtà ci impone di guardare al problema della sicurezza attraverso un approccio complessivo. E’ importante sottolineare l’importanza dell’applicazione dei protocolli a partire dall’ultimo, quello del 24 aprile scorso sulle misure anticontagio, ma al tempo stesso nei luoghi di lavoro c’è la necessità di guardare alla sicurezza a 360°.
Servono controlli sistematici e sopratutto attività di prevenzione affidati ad organi competenti, a partire dal potenziamento degli Spresal. Serve formazione che non può essere solo teorica e considerata da parte delle aziende come un adempimento al quale assolvere superficialmente. Siamo consapevoli che la crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19 rischia di peggiorare la situazione, anche per come già il mondo dell’impresa, con in primis Confindustria, avanza rivendicazioni che vanno nella direzione di una deregolamentazione. Per questo la CGIL di Ragusa, nella convinzione che è importante non abbassare la guardia, indice un sit-in per domani, mercoledì 20 maggio alle ore 10 nella Zona Industriale di Ragusa, nella fase 1 viale n. 7.