Ragusa – Il governatore del Distretto Rotary 2110 Alfio Di Costa, accompagnato dalla presidente del Rotary Club di Ragusa Patrizia Rosafalco e dal presidente del Rotary club Ragusa Hybla Heraea Raffaele Alessandrello (che hanno organizzato l'evento) e da alcuni soci dei due club, è stato ricevuto dal sindaco di Ragusa avvocato Giuseppe Cassì. Nel corso dell’incontro, molto cordiale e improntato alla fattiva collaborazione, Alfio Di Costa è ritornato sul tema dei trasporti. “Siamo in attesa, da decenni, dell’autostrada Catania Ragusa che darebbe un significativo potenziamento al turismo e all’agricoltura del territorio. Abbiamo bisogno in Sicilia di una attenzione maggiore ai trasporti.
Siamo penalizzati sia nei collegamenti interni che nei collegamenti tra l’isola e il resto dell’Italia e tra l’isola e il mondo”. Il riferimento va, naturalmente, all’aeroporto di Comiso “che va potenziato, implementato nelle tratte e nelle compagnie aeree. Inoltre, va potenziato il trasporto aereo delle merci per assicurare all’agricoltura della provincia, tra le più industrializzate dell’isola, nuovi mercati, più competitivi e all’altezza della qualità dei prodotti offerti”. Alfio Di Costa propone, ai Siciliani, una vera e seria rivoluzione culturale basata, non sulla sterile ipocrita ostilità politica, ma sull’innamoramento della propria terra e del proprio futuro. Un investimento culturale vero e proprio nell’era dello spread. Affinché il parlare della Sicilia non rimanga un’illusione.
Questa dell’illusione, per la verità, è una vecchia filosofia siciliana: quella dei sofisti, per la quale la verità era empirica in quanto una forma di conoscenza attinente a chi ne dava atto con la sua esperienza personale e dei suoi sensi. Intesa come soggettiva e relativa ad ognuno, dunque, Pertanto la verità non era una sola ma tante e valide equivalenti. Tutto poi avrebbe poggiato, come ha poggiato nella storia della politica siciliana, degli ultimi ottanta anni, nella retorica, nell’arte delle parole a fare della propria verità (ciascuna la sua) una valida anche per gli altri. Il grande retore per eccellenza è, dunque, non il Siciliano Gorgia, ma quella sterile classe politica che “parlando parlando” ha dimenticato quella Sicilia che permette di vivere, ancora e nonostante tutto, a quei siciliani che non hanno mai perso la fede in se stessi e nel proprio futuro (che talvolta costruiscono con difficoltà e mille arzigogoli burocratici), come fa, ammirevolmente per chi lo segue con costanza, Alfio di Costa che, con tenacia, ogni mattina, aggiorna il suo profilo Facebook con le meraviglie paesaggistiche, archeologiche, architettoniche ed enogastronomiche della Sua e della Nostra Sicilia.
Il futuro si scrive con Noi, ha ribadito il Governatore del Rotary International Alfio Di Costa ricordando (l’opportunità glielo ha offerto il ponte sullo stretto di Messina, l’eterno dubbio amletico della politica) che è necessario anteporre allo “o” “o”, il più funzionale “e” “e” che rappresenta, ancora, la vera sfida per lo sviluppo della terra di Sicilia. Al termine dell’incontro il sindaco di Ragusa ha ringraziato il governatore Alfio Di Costa per l’attenzione al territorio. Alfio Di Costa ha ringraziato i due presidenti dei Club per l'importante iniziativa che fortifica il Rotary, con i due Club, sul territorio.