Vittoria – Sulla emergenza idrica che la città sta vivendo in queste ultime settimane, aggravata dalla cronica condizione di vetustà delle reti, la Commissione straordinaria ha avviato una proficua interlocuzione con Siciliacque Spa, la società regionale di distribuzione dell'acqua di proprietà della Regione siciliana. In particolare, gli uffici competenti hanno sbloccato una perdurante situazione di stallo, sulla base della convenzione che regola i rapporti tra due enti, ponendo anche le basi per il successivo superamento del contenzioso in corso. Si è avviata infatti una soluzione condivisa per la controversia relativa alla posizione debitoria del Comune, assai risalente negli anni e dovuta anche alle critiche condizioni finanziarie nelle quali versava l'ente e che la Commissione straordinaria ha avviato verso il risanamento.
Siciliacque dal canto suo ha aumentato la portata d'acqua erogata al Comune, contenendo così l’attuale situazione di carenza idrica. Come ricordato in passato, il Comune di Vittoria, a fronte di una popolazione di 63.810 abitanti, annovera 30.060 utenze attraverso la rete idrica cittadina, con l’immissione nell’acquedotto cittadino di una portata complessiva di circa 250 litri al secondo. La quota fornita da Siciliacque è in media di 60 litri/secondo e per la rimanente parte da pozzi nella disponibilità del Comune. Con l'aumento della portata idrica da parte di Siciliacque si sopperisce quindi alla diminuzione di portata emunta dagli altri pozzo comunali, e in parte alle perdite registrate lungo la rete a causa del suo stato di obsolescenza.
Dopo una serie di interlocuzioni con Siciliacque – hanno commentato i Commissari straordinari – abbiamo portato a casa un primo risultato importante, considerata la fase di emergenza in cui si trova la rete idrica. Questo provvedimento, insieme a quello della messa a disposizione di autobotti per l’approvvigionamento idrico, servirà a garantire un servizio basilare per la cittadinanza e ad attutire un disservizio importante per la cittadinanza”. La Commissione fa presente inoltre che, malgrado l’intervento dell’ente, occorre puntare sulla piena operatività dell'Assemblea territoriale idrica (Ati). “Non si possono più tollerare i ritardi nell'attuazione del chiaro dettato normativo che attribuisce alle competenze esclusive dell’Ati e non del Comune, la gestione di un servizio pubblico quale quello idrico di valenza strategica nel territorio di riferimento.
Sollecitiamo la Regione siciliana a rendere operative quelle competenze in capo a quegli enti già individuati dall'Assemblea regionale siciliana”.