Ragusa – “In seguito alle segnalazioni di diversi esercenti di Scoglitti, siamo venuti a conoscenza di ripetuti furti con scasso ai danni delle loro attività. Sappiamo bene che gli imprenditori del nostro territorio sono già fortemente provati dalla gravità della situazione economica legata alla pandemia. Motivo per cui non possiamo permettere che a tutto questo si aggiungano ulteriori problemi, danni materiali e psicologici causati dalla criminalità”. E’ il presidente di Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, ad evidenziarlo, a nome di tutto il direttivo cittadino, sollecitando soluzioni immediate. “È sotto gli occhi di tutti – aggiunge – il momento di grande fragilità che da quasi un anno stiamo vivendo, sotto molti punti di vista. C'è chi sta soffrendo perché ha perso un parente, un amico, chi ha perso il lavoro e chi, come tutti, ha rinunciato alla libertà di uscire e stare insieme con gli altri.
Le difficoltà sanitarie ed economiche hanno messo a dura prova i cittadini e naturalmente le attività commerciali dislocate in tutto il territorio nazionale. Senza dubbio, il “coprifuoco” dalle 22 alle 5, l’obbligo di chiusura di tanti negozi ed esercizi, nonché l’incuria dei vari siti tanto in città quanto nella frazione rivierasca di Scoglitti, hanno reso le nostre città più vulnerabili ed esposte ai fenomeni criminosi, perché più vuote e silenziose. Molto spesso si dice sul bagnato ci piove ma al fine di tutelare cittadini e aziende risulta necessaria una presa di posizione forte proprio al sorgere di tali atti criminosi. Gli imprenditori chiedono di non essere lasciati soli, perché vivere 24 ore su 24 nella preoccupazione, nella tensione e nell’allarme continuo è devastante per noi, per le nostre famiglie, per i nostri collaboratori, per le nostre attività.
Siamo certi che le forze dell’ordine stanno mettendo come sempre tutto il loro impegno per monitorare la situazione anche alla luce dei protocolli dell’emergenza covid ma vogliamo che arrivi alla nostra base associativa un segnale di forte attenzione per le categorie”.