Ragusa – Un premio di solidarietà di 2.800 euro per un volontario socio sanitario che ha prestato servizio presso la RSA di Ragusa dal 27 maggio 2020 al 23 giugno 2020. E’ quanto si legge nella delibera n.105 del 15 gennaio 2021 “COVID 19 liquidazione premio di solidarietà”. Si tratta di un premio di solidarietà pari a 100 euro al giorno che non concorre alla formazione del reddito (esentasse), per aver prestato servizio di volontariato nella RSA Covid di Ragusa. L’operatore socio sanitario (presente nella delibera n. 105 del 15 gennaio 2021) rientra nell’elenco degli operatori socio sanitari assegnati all’Asp di Ragusa da affiancare al personale medico ed infermieristico che già svolge assistenza sanitaria presso le R.S.A, le case di riposo per anziani e le residenze sanitarie per disabili (Vista la nota prot. n. 20678 del 04/05/2020 emanata dall'Assessorato Regionale della Salute – Sicilia – Dipartimento per la Pianificazione Strategica). Secondo le disposizioni contenute nella sopra citata nota con i suddetti operatori socio sanitari non si instaura un rapporto di lavoro in quanto come chiarito dalla Protezione Civile, si tratta di servizio volontario senza retribuzione corrispettiva (è previsto solo un premio di solidarietà) e che tale servizio, potrà avere durata sino alla cessazione dello stato di emergenza e per un massimo di quattro settimane ed inoltre impone alle aziende sanitarie l'obbligo di convocare le suddette unità di personale entro la data del 6 maggio 2020. Il premio di solidarietà di 2.800 euro (100 euro esentasse al giorno), come viene specificato nella delibera, è attribuito al centro di costo dedicato al "COV 20" specificando che si tratta di oneri afferenti la "Task force di cui all'OCDPC n. 665 del 22/04/2020".
Ma a questa Task Forse quali operatori rientrano? E con quali criteri vengono assegnati questi premi? Premi che in altre delibere sono stati assegnati sempre e solo ad altri volontari socio sanitari mentre ad oggi ne l’Asp e ne la Regione Siciliana ha erogato i tanto sbandierati bonus Covid o parte di ore effettuate al di fuori del proprio orario di lavoro da assegnare a tutto il personale sanitario che si è trovato coinvolto nella prima fase di emergenza Covid dalla fine di febbraio 2020 a maggio 2020.