Modica – Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, alla luce della decisione del Presidente Musumeci di colorare di rosso l’intera Regione e, soprattutto, alla luce dei dati che ormai da diverse settimane arrivano dai vari punti screening della Provincia di Ragusa, ha deciso di scrivere al Governatore e all’Assessore alla Sanità per chiedere ufficialmente di rivedere la propria posizione e cambiare il colore del territorio ibleo passandolo almeno ad arancione se non a giallo. “Invito il Presidente della Regione e l’Assessore – si legge nella missiva – a rivedere la propria posizione e a emettere un’ordinanza che faccia uscire la Provincia di Ragusa dalla zona rossa perché è palese che i danni che la zona rossa provocherà alle famiglie e alle aziende non sono assolutamente giustificabili dalla situazione epidemiologica attuale. Chiediamo un atto di responsabilità che porti a rivedere la “colorazione” del territorio ibleo anche per dare il giusto riconoscimento ai cittadini iblei che hanno dato dimostrazione di grande senso di responsabilità e senso civico, partecipando oltre ogni aspettativa agli screening di massa in modo da consentirci l’isolamento degli asintomatici.
In questo modo siamo riusciti a bloccare la curva dei contagi che da diverse settimana è in netta discesa. A dirlo non è il Sindaco di Modica o i cittadini frustrati e arrabbiati sui social, a parlare sono i numeri. Il 30 novembre in provincia di Ragusa si registravano 2306 positivi, oggi sono 745 ( -70%). Allora c’erano 100 ricoverati di cui 17 in terapia intensiva. Oggi contiamo 28 ricoveri ( – 75% circa) con 7 in terapia intensiva ( 18 a Ragusa e 10 a Vittoria). A Modica negli screening di massa sempre a novembre risultava positivo l’1% di coloro che si sottoponeva ai test contro lo 0,35% di oggi. A questi che si sono consolidati nelle ultime settimane, aggiungiamo che nella giornata di domenica 17 gennaio in provincia si sono effettuati 4464 tamponi con 21 positivi (0,47 %). Con numeri molto più importanti altre zone d’Italia sono state classificate come arancioni o addirittura gialle. Di certo non sono numeri da peggiori della Nazione.
L’emanazione dell’ultima ordinanza viene vista come una mortificazione del senso civico di alcune comunità siciliane che si trovano ad essere punite per colpe altrui e che in questo modo si allontanano inevitabilmente dalle istituzioni. A mio modesto giustizio, così facendo la politica si allontana sempre di più dal comune cittadino. Con questa mia lettera voglio fare appello al vostro buon senso, in modo da poter emettere in tempi brevi un’ordinanza per ristabilire quella giustizia sociale che tutti i cittadini della Provincia di Ragusa auspicano e meritano”.