Il caso dei furbetti del vaccino al Busacca di Scicli continua ad essere l'argomento più discusso in provincia. Nella lista dei furbetti che l'Asp di Ragusa ha consegnato ai carabinieri oltre ad ex sindaci ci sono notabili ed una giornalista.Sono una trentina i nomi, scrive La Repubblica – che l'Asp di Ragusa ha scritto in una lista consegnata ai carabinieri dei Nas che indagano sui furbetti dei vaccini. Negli uffici del Municipio, davanti ai bar aperti soltanto per l'asporto, nelle vie barocche di Scicli non si parla d'altro. Si formulano ipotesi, si accreditano voci più o meno sicure, si punta il dito contro chi avrebbe saltato la fila. Quelli che il 5 e il 6 gennaio, dopo che il responsabile del servizio ha per sbaglio diluito più dosi di quelle necessarie, hanno ricevuto una chiamata per ricevere l'iniezione. “Meglio distribuirle a chi non aveva diritto che buttarle perché scongelate e non più conservabili”, era la difesa d'ufficio. Ma scava scava viene fuori che a presentarsi al centro vaccinazione di Scicli ci sono stati quattro ex sindaci della cittadina ragusana, di cui due medici che potrebbero averne diritto e due che svolgono altre professioni, un notabile della provincia che ha portato moglie e figli, oltre al parroco di Modica don Umberto Bonincontro che ha dichiarato lui stesso di aver sfruttato l'opportunità. L'elenco sembra essere molto più lungo e non si ferma a Scicli. Il direttore dell'Asp Angelo Aliquò ha fornito i documenti dei vaccinati ai carabinieri e ha dato mandato ai suoi uffici di segnalare tutti i nomi sospetti. Sarebbero saltate all'occhio persone note della zona, tra Ragusa e Vittoria, che non avrebbero avuto diritto all'iniezione anti-Covid: tra queste una giornalista e un ex direttore generale dell'azienda sanitaria.
“Stiamo verificando i profili di tutti i vaccinati e adesso i controlli saranno ancora più rigidi: sarà chiesta la categoria di appartenenza”, specifica Aliquò. C'è da capire chi abbia deciso chi invitare e con quale criterio. Probabilmente, sussurrano a Scicli, a ricevere la telefonata sono stati gli amici di qualche dipendente dell'ospedale oppure, dopo le prime chiamate, è partito un passaparola. Tra le chiese di via Mormino Penna realtà e pettegolezzi si alternano, fino a confondersi. C'è chi invoca i forconi e chi giustifica i furbetti, “un amico ce l'abbiamo tutti”. E così, in questo clima, l'emittente locale video Mediterraneo rivela che ad essersi vaccinati ci sono pure tre sindaci della provincia: quello di Pozzallo Roberto Ammatuna, quello di Giarratana Bartolo Giaquinta e quello di Acate Giovanni Di Natale. Ma i tre ne hanno diritto, sono medici. “Sono in pensione, ma ancora iscritto all'ordine perché esercito – racconta Ammatuna – Mi hanno chiamato dal dipartimento di prevenzione di Pozzallo il 6 gennaio e io ho chiesto di vaccinarmi per ultimo. E così è avvenuto. Ho pure ricevuto una lettera dell'ordine che mi invitava ad effettuare l'iniezione. Se non non l'avessi fatto, io che sostengo l'importanza della campagna, sarei stato dalla parte del torto”. (Fonte La Repubblica)