Ancora una estate, la prossima, senza distaccamento di vigili del fuoco a Marina di Ragusa per non aver voluto accogliere, in sede di discussione del bilancio di previsione 2021, l’emendamento presentato dal gruppo 5 stelle, che prevedeva lo stanziamento di cinquantamila euro per l’attivazione del distaccamento. E’ questo l’addebito mosso dal capogruppo pentastellato Sergio Firrincieli al Sindaco, all’assessore competente e alla maggioranza consiliare dopo la lunga battaglia notturna sul bilancio conclusasi alle 3,15 del mattino del 5 febbraio (la seconda seduta del 4 febbraio era iniziata ben 15 ore prima), con l’approvazione a maggioranza (13 favorevoli, contrari Chiavola del Pd ed i grillini Firrincieli ed Antoci) dello strumento finanziario dell’Ente. Situazione ancor più grave, osserva sempre Firrincieli, se si considera che “il distaccamento di Santa Croce, per motivi igienico sanitari, sarà sospeso.
Quindi, non ci sarà alcun tipo di servizio immediato garantito per tutti quei cittadini ragusani che durante il periodo estivo villeggiano nelle frazioni di Casuzze, Caucana, Santa Barbara. Nessun tipo di tutela della sicurezza, in tempi rapidi, per i residenti della fascia costiera durante la stagione estiva”. Alla motivazione fornita dall’assessore al bilancio Giovanni Iacono, che “ha giustificato questo modus operandi sottolineando che, anche i vigili del fuoco, al pari di polizia o Guardia di finanza, ad esempio, possono monitorare il territorio attraverso perlustrazioni periodiche” il capogruppo 5 stelle obietta “ma i vigili del fuoco, evidentemente dalle parti della Giunta municipale di Cassì non lo sanno, vero è che sono chiamati quando il fatto accade, o quando si verifica un incidente, ma di fatto, come polizia o carabinieri, fanno prevenzione attiva per evitare che qualsiasi allarme si trasformi in danno. E il fatto di essere sul posto, di non perdere minuti preziosi per la distanza, è rilevante, questione di vita e di morte.
Per questo diciamo che tutto ciò ci sembra assurdo”. Poi Firrincieli prosegue “sul piano politico diciamo subito che il sindaco ci ha preso in giro così come ha preso in giro l’intera comunità ragusana perché, quando l’estate scorsa avevo sollevato la questione in aula, ci disse che, a causa della pandemia, l’amministrazione non se le era sentita di pianificare una spesa del genere per un’estate che non sarebbe mai entrata nel vivo e comunque incerta sotto tutti i punti di vista. Ieri sera, invece, dall’assessore al ramo abbiamo appreso che la scelta dell’amministrazione andava proprio nel senso di evitare le spese per il distaccamento. Ci è stato addirittura fatto un paragone tra Marina e le altre frazioni della nostra città, che non hanno distaccamenti, come se non conoscessimo il numero esorbitante di residenti che la zona rivierasca raggiunge durante il periodo estivo. Insomma, il sindaco si è dimostrato pavido politicamente, non avendo avuto il coraggio, la scorsa estate, di dire come stavano effettivamente le cose”.
E questa la conclusione ‘politica’ di Sergio Firrincieli “e il tutto per non avere autorizzato una spesa di 50mila euro su un bilancio complessivo di 200 milioni. Non è una cifra enorme, anzi sono quasi bruscolini, se si considera che fior di quattrini vengono spesi per le più svariate consulenze e per manifestazioni del nulla. Ma comunque i ragusani si diano pace. Finché ci sarà Cassì, di distaccamento dei vigili del fuoco a Marina durante la stagione estiva neppure a parlarne. Noi, però, non ci arrenderemo. E cercheremo di portare avanti la nostra lotta politica per fare in modo che l’attuale amministrazione possa cambiare questa, lo ribadiamo, scellerata presa di posizione”. Rimane da dire, infine, che la seduta di cui parliamo (la prima, quella del 2 febbraio era stata dedicata all’illustrazione del bilancio da parte dell’assessore Giovanni Iacono, anche con l’aiuto di slide e grafici) non ha brilllato per funzionamento della piattaforma per la videoconferenza tanto che, con buona pace del buon Fabrizio Ilardo, presidente del consiglio comuunale, in molti non hanno potuto fare a meno di rimpiangere le lezioni in dad (didattica a distanza) della prof.ssa Teresa Mannino con il suo tormentone “ragazzi buongiorno, mi sentite?” (da.di.)