A cinque anni esatti dall’improvvisa scomparsa di Franco Ruta, avvenuta il 21 febbraio 2016, l’Associazione culturale a lui intitolata ha inoltrato al Comune di Modica e alla Prefettura di Ragusa un’istanza formale per chiedere che gli venga intitolato il vicolo della sua dolceria. «Siamo convinti che Modica abbia un debito enorme nei confronti di Franco Ruta e che la custodia della sua opera possa e debba passare anche attraverso alcuni piccoli tributi simbolici», spiega il presidente dell’associazione, Antonello Buscema: «Il primo tra questi è l’intitolazione a Franco Ruta di una via della città, in deroga alla legge sulla toponomastica, dal momento che sono trascorsi meno di dieci anni dalla sua morte. Sappiamo bene che la legge stessa prevede e regolamenta l’ipotesi di questa deroga nel caso di persone che si siano distinte per particolari benemerenze e che tocca alla Prefettura valutarle: ci siamo quindi affidati alla sensibilità del Prefetto, innanzitutto, e a quella del sindaco e dell’assessore alla Cultura del Comune di Modica, affinché possano decidere di sostenere questa richiesta con un’apposita delibera della Giunta municipale».
L’Associazione Franco Ruta è stata fondata nel 2017, con il desiderio di raccogliere e di portare nel futuro la testimonianza di una figura a cui la città di Modica deve una molteplicità di grandi risultati sociali, culturali ed economici. «Per ricordare quanti e di quale portata siano questi risultati – spiega ancora Buscema a nome di tutto il direttivo dell’associazione -, abbiamo allegato alla nostra istanza un dossier sulla storia di Franco Ruta. Il lavoro che stiamo conducendo per mettere in luce tutti gli aspetti di questa storia, ci ha convinti ancor di più che l’etica e la generosità del suo impegno per la città di Modica, che amava più di ogni altra cosa, fa sì che questa città sia ora chiamata a restituirgli se non altro il dovere della memoria. Siamo convinti che questo riconoscimento, lungi dall’avere una finalità puramente commemorativa, serva a indicarne l’esempio soprattutto alle nuove generazioni, a lui tanto care».
L’istanza, peraltro, riguarda l’intitolazione di una via che al momento non ha alcuna specifica toponomastica, di cui si potrebbe mutare il nome con grande facilità e che però avrebbe per tutti un fortissimo valore simbolico: si tratta infatti del vicolo che si apre al numero 159 di Corso Umberto I e che risulta principalmente occupato dall’Antica Dolceria Bonajuto e dalle sue pertinenze. «Proprio quel vicolo, in cui da sei generazioni è presente la sua azienda di famiglia, era il salotto di Franco Ruta, il salotto in cui negli anni sono passati centinaia di personaggi che, attraverso il dialogo con lui, si sono trasformati in innamorati ambasciatori internazionali della tradizione della città di Modica», conclude Buscema: «Sia dalla Prefettura che dall’Amministrazione comunale ci sono giunti segnali di disponibilità in tal senso e confidiamo dunque che si possa concretizzare un gesto che l’opinione pubblica attende insieme a noi».