"Sono anni che la Banca Agricola Popolare di Ragusa tiene in ostaggio i risparmi di tanti azionisti. E altrettanti anni in cui esibisce utili invidiabili. Ci vuol poco a comprendere che ci sia qualcosa che non torna". E' quanto afferma Letizia Giorgianni, presidente Associazione vittime del Salvabanche. "La banca, con i soci che chiedono di poter rientrare in possesso dei propri risparmi, – spiega Giorgianni – si fa scudo parlando di una direttiva europea, che limita il riacquisto delle proprie azioni secondo principi prudenziali. Al tempo stesso l’istituto bancario è accusato da non pochi clienti di aver loro venduto le proprie azioni senza spiegare in maniera adeguata cosa rappresenti e cosa voglia dire comprare un titolo illiquido. Per tale motivo Bapr si è vista anche condannare al risarcimento in alcuni pronunciamenti dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (Acf) presso la Consob, a cui ha però deciso di non ottemperare, risultando quindi inadempiente alle decisioni del Collegio.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'acquisto di quei prodotti non era coerente con il profilo di rischio dell’acquirente, come sta emergendo dall'impressionante numero di esposti, redatti e consegnati alla Guardia di Finanza di Ragusa, su consiglio dell'Associazione Vittime del Salvabanche, alla quale i piccoli azionisti si sono rivolti. Appare sorprendente che, in questo scenario, – conclude lapresidente Giorgianni – non sia ancora intervenuta Banca d’Italia, oppure lo ha fatto e lo sta facendo in maniera segreta? Riteniamo però che i soci abbiano tutto il diritto di sapere, in maniera trasparente, quello che sta accadendo all’interno di questa banca. Stamani, davanti la sede amministrativa della Banca Agricola Popolare di Ragusa, in Viale europa si sta svolgendo un sit in dei risparmiatori traditi dal loro istituto bancario di fiducia, che proseguirà fino alle ore 12:00.
I soci, e io stessa, in qualità di Presidente dell’Associazione Vittime del Salvabanche, riteniamo che sia necessario fare la dovuta chiarezza sull'operato della Banca Popolare Agricola di Ragusa tramite la Commissione Parlamentare d'Inchiesta presieduta dall'On Carla Ruocco, di cui io stessa sono consulente".