Ma Ragusa è ancora una città tranquilla? Riflessioni sull’aggressione in piazza San Giovanni e sulla rissa al Porto di Marina. E’ certamnte arrivato il momento di una seria riflessione, onesta ma senza panico, sulla presunta immunità di Ragusa da fenomeni di devianza e di violenza gratuita. Riflessione tanto più necessaria in quanto la quasi comcomitanza di due episodi allarmanti ha buttato la città nello sbigottimento. Ci riferiamo all’aggressione ai danni del titolare di un’attività in piazza San Giovanni, Peppe Occhipinti, presidente comunale di Confimprese avvenuta lunedì sera e alla furibonda rissa di mercoledì pomeriggio, 2 giugno, al Porto turistico di Marina di Ragusa. L’aggressione a Peppe Occhipinti, che ha riportato 5 giorni di prognosi e che ha formalizzato la propria denuncia ai carabinieri, ce la racconta una nota stampa della sua associazione imprenditoriale.
“Occhipinti ha più volte richiamato un gruppo di giovani immigrati – visibilmente ubriachi – che stazionavano sulla balaustra del sagrato ad avere un comportamento più consono. La reazione inizialmente verbale si è presto trasformata in aggressione nei confronti dell’uomo. Il commerciante è stato medicato in ospedale, con una prognosi di 5 giorni, e ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri. Sul posto sono prontamente intervenuti i militari dell’arma che hanno raccolto elementi utili per risalire agli autori dell’aggressione”. Secondo il presidente provinciale Confimprese, Pippo Occhipinti, “l’aggressione al nostro presidente territoriale è un fatto che va attenzionato, da subito, nelle sedi opportune. Si è parlato, da mesi, delle misure da adottare per prevenire assembramenti e quant’altro dimenticando un problema serio legato alla sicurezza e alla vivibilità. Si è talmente concentrati a far rispettare le regole, per la riapertura delle attività, e non si pone l’attenzione su altre problematiche legati alla sicurezza.
Chiediamo al prefetto e al sindaco di adottare tutte le misure necessarie per rendere più sicuro e accogliente il centro della città.A Peppe Occhipinti è giunta la solidarietà del neo prefetto Giuseppe Ranieri, e del mondo dell’associazionismo e della politica. Sull’episodio è intervenuto il il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessandro Sittinieri, per chiedere che “il sindaco adotti le misure di sua competenza per intensificare i controlli e si faccia portatore presso tutte le Istituzioni affinchè vengano predisposte le più opportune misure a tutela della vivibilità di tali zone”. In particolare Sittinieri chiede “di utilizzare maggiormente i vigili urbani nel controllo del quartiere, soprattutto nelle ore serali, di intensificare il raccordo con le altre forze dell’ordine, di incrementare il sistema di video sorveglianza e di dare finalmente concreta e diffusa esecuzione al “controllo di vicinato” di cui si è tanto parlato e disquisito in passato”.
Punta invece maggiormente l’attenzione sulla rissa al Porto turistico di Marina di Ragusa il capogruppo M5 Sergio Firrincieli (come aveva già fatto il suo omologo del Pd, Mario Chiavola, e di cui abbiamo già dato notizia n.d.r.) e chiede “una forte reazione da parte dell’amministrazione comunale in termini di incremento dei controlli nei luoghi simbolo della nostra città”. Firrincieli constata preoccupato “una situazione che rischia di sfuggire di mano. Adesso il sindaco ha l’obbligo di prenderla per le redini e cercare di contenerla. Non è possibile che Marina di Ragusa diventi il nuovo far west della nostra provincia. Non è possibile che i cittadini, dopo mesi e mesi di lockdown, desiderosi solo di tranquillità e spensieratezza, si trovino coinvolti in qualcosa di spiacevole con il rischio concreto di farsi male” e così descrive l’accaduto “sedie che volano, spintoni, tavolini utilizzati come armi improprie, botte. Insomma il quadro a cui abbiamo assistito è assolutamente a tinte fosche.
A quanto si può vedere, la rissa è animata solo da gruppi di giovani. E se ci fosse stata pure qualche famiglia in mezzo? Dobbiamo subito cercare di correre ai ripari”. E Sergio Firrincieli, dopo aver auspicato che “il sindaco non risponda come al suo solito, e cioè attribuendo la responsabilità di tutto ciò all’incapacità di educare delle famiglie, alle tensioni causate dalla pandemia o altre riflessioni del genere”, indica le priorità “si proceda, quindi, con la presenza permanente di una pattuglia della polizia locale, si invitino le altre forze di polizia, con il coordinamento della Prefettura che appena martedì scorso ha tenuto un comitato per l’ordine pubblico proprio a palazzo di Città, a non fare calare l’attenzione, dal punto di vista del monitoraggio, su questo luogo di aggregazione. Le tensioni devono essere eliminate sul nascere. Non è possibile assistere a scene del genere. Ci aspettiamo una forte reazione da parte dell’amministrazione comunale” .
Considerazioni simili anche da parte del Movimento politico Territorio, a nome del quale Michele Tasca, presidente dell’Esecutivo di Segreteria, ritiene “necessario che il Sindaco assuma il controllo della situazione”. Tasca in proposito ricorda “come, già nel corso dell’emergenza pandemica, sempre al porto di Marina di Ragusa, poco efficacie e quasi inesistenti erano i servizi di controllo della polizia municipale contro assembramenti e mancato uso della mascherina” ed ora incalza “è dovere del primo cittadino preoccuparsi della vivibilità nei posti centrali della città, frequentati da famiglie, donne e bambini che vogliono godere di qualche ora di svago. Inammissibile che il primo cittadino non si attivi per organizzare, intanto, efficaci controlli con adeguato numero di pattuglie in città e a Marina di Ragusa, preoccupandosi di coinvolgere il Comitato per l’Ordine Pubblico al fine di assicurare adeguati servizi a tutela dei cittadini”.
Ma Michele Tasca non dimentica l’episodio di piazza San Giovanni e conclude “analoghi episodi di gratuita violenza hanno luogo anche in città come per l’aggressione ad un ristoratore in piazza San Giovanni per mano di alcuni immigrati ubriachi, anche in questo caso assenza di controlli e delle Forze dell’Ordine in un centro storico sguarnito di ogni presidio di sicurezza, ormai preda di balordi vittime dei fumi dell’alcool. Pensi, il primo cittadino, alla sicurezza dei ragusani e tralasci qualche cerimonia di troppo”. (da.di.)