Cisl Ragusa-Siracusa, Vera Carasi: completare piano vaccinale, favorire in maniera responsabile la vaccinazione in tutti i luoghi di lavoro rispettando anche le prerogative individuali delle persone.
Chiara netta inequivocabile e senza tentennamenti la presa di posizione pubblica dalla Cisl territoriale di Ragusa-Siracusa sulla necessità di proseguire e completare il piano vaccinale. La segretaria generale Vera Carasi lo dice esplicitamente “condividiamo l’appello che arriva dalle autorità sanitarie. Il vaccino rimane la prima arma contro il Covid. Ecco perché sosteniamo che, anche in provincia di Ragusa, bisogna completare il piano vaccinale con grande senso di responsabilità collettiva, mettendo in sicurezza tutti i cittadini e con esse le attività economiche, l’occupazione e la crescita del nostro territorio”. Poi prosegue con riferimento a quanto sta accadendo nell’area iblea dove i numeri si possono definire incoraggianti anche se occorre focalizzare un aspetto specifico che merita di essere posto sotto i riflettori. “se nei luoghi di lavoro, anche dell’area iblea non ci sono state valanghe di contagi lo dobbiamo ai protocolli sulla sicurezza che sono stati siglati lo scorso anno e riaggiornati ad aprile insieme con le associazioni datoriali.
Stiamo parlando di norme chiare e molto rigide che hanno garantito la continuità di produzioni e di servizi fondamentali per la collettività. Queste norme, secondo la Cisl, devono continuare ad essere applicate in modo coerente e rigoroso se vogliamo evitare la diffusione delle varianti. Ecco perché diciamo che il ruolo delle parti sociali è quello di favorire in maniera responsabile la vaccinazione in tutti i luoghi di lavoro. Serve un confronto: è una questione molto complessa visto che non esiste una legge sull’obbligatorietà dei vaccini. Bisogna rispettare anche le prerogative individuali delle persone. Le imprese, quindi, si impegnassero di più ad allargare il perimetro degli hub vaccinali nei luoghi di lavoro, attuassero per intero i protocolli ed evitassero di parlare di licenziamenti avendo concordato l’Avviso comune. Riteniamo che su questo argomento sia necessario un confronto il più ampio possibile su base territoriale”. (da.di.)