“Il TAR Sicilia, Sezione di Catania, ha sospeso con decreto cautelare urgente gli atti con i quali il Comune di Ragusa, dopo avere autorizzato la realizzazione a Punta Braccetto del parcheggio in questione e di un’area a verde, ha prima effettuato una valutazione di incidenza ambientale (VINCA) clamorosamente errata e poi ha annullato illegittimamente il titolo edilizio”. E dunque, mentre Legambiente Sicilia e il suo circolo ragusano Il Carrubbo polemizzavano con il sindaco Cassì sulla vicenda in cui, per il parcheggio privato di via Salso, zona Canalotti, a Punta Braccetto, il Comune di Ragusa aveva prima rilasciato (2 luglio) un Permesso di Costruzione poi sospeso (5 agosto) ed infine annulllato in autotutela (11 agosto), nel frattempo, dunque, quello che finora era stato il ‘convitato di pietra’, ovvero i proprietari dell’area e promotori dell’intervento, informano con molto understatement ma con malcelata soddisfazione, della decisione del Tribunale amministrativo a loro favorevole.
E hanno affidato la loro comunicazione all’avvocato Francesco Stornello cui avevano dato mandato di impugnare avanti al Giudice Amministrativo gli atti adottati dal Comune in loro danno. E il legale spiega “si tratta certamente di un primo passo, ma la decisione (del Tar Catania n.d.r.) conforta la bontà delle ragioni dei miei assistiti e limita in qualche modo i gravissimi danni che già essi hanno patito dagli atti illegittimi del Comune e dei quali l’Amministrazione è responsabile”. E aggiunge “in ogni caso, a fronte delle dichiarazioni che si susseguono sulla stampa e sui social è opportuno chiarire la situazione, il parcheggio è stato regolarmente autorizzato sia dal Comune di Ragusa che dalla Soprintendenza. Esso, pertanto, non è abusivo e chi afferma il contrario se ne assume ogni conseguente responsabilità”.
E poi Francesco Stornello entra nel merito “l’area oggetto dell’intervento non solo è stata destinata a parcheggio sia nel PRG vigente che in quello futuro proprio dal Comune di Ragusa, ma Esso stesso l’ha pure utilizzata come tale per oltre dieci anni. Inoltre, l’area non è soggetta a vincoli ambientali, in quanto è esterna e distante dal Sito di Interesse Comunitario, ed insiste in una zona talmente edificata ed urbanizzata che, ancora, il Comune di Ragusa ha realizzato lì una strada asfaltata. In tale contesto stupisce, quindi, che oggi l’Amministrazione attribuisca una incidenza ambientale negativa ad un intervento che non solo non ne ha, ma che Essa stessa ha previsto e realizzato per mettere giustamente fine alla sosta selvaggia a Punta Braccetto”.
Infine l’avvocato conclude “quanto alla querelle tra il Sindaco e Legambiente, i miei assistiti si astengono da ogni commento, a maggior ragione dopo la decisione di oggi, essi sono sereni e confidano nella Magistratura”. Ma naturalmente è facile prevedere che la vicenda non si esaurirà qui e restiamo in attesa delle decisionie del Comune di Ragusa come delle reazioni di Legambiente. (da.di.)