Momenti significativi, carichi di pathos religioso, quelli che hanno caratterizzato i solenni festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate a Giarratana. A differenza degli ultimi anni, complice anche la bella giornata, soprattutto in occasione delle ore antimeridiane, le due processioni in programma sono state parecchio partecipate dai fedeli.
Tutto ciò ha consentito di onorare al meglio una delle figure più venerate nel centro montano degli Iblei. Numerose presenze anche in occasione della tradizionale cerimonia di benedizione degli animali che ha avuto per cornice il sagrato antistante la chiesa Madre. A presiedere i riti religiosi il parroco di Giarratana, don Mariusz Starczewski. I componenti del comitato, hanno portato a spalla il secentesco simulacro per le viuzze della cittadina vecchia. Una fase particolarmente suggestiva è stata quella, poi, caratterizzante la preghiera dell’Angelus domini nella chiesa di San Bartolomeo apostolo, patrono di Giarratana. Anche in questo caso una grande partecipazione di fedeli a testimoniare l’attenzione verso il suggestivo rito.
Quindi, il rito speciale con la tradizionale benedizione degli animali che rientra nello specifico carisma di Sant’Antonio Abate. La festa, in città, è molto sentita e affonda le radici in antiche tradizioni. Così come sentita è stata la processione vespertina che, dopo la tradizionale cena con la vendita all’asta dei doni offerti al santo e la solenne celebrazione eucaristica in chiesa Madre, si è snodata per le principali vie di Giarratana. Altrettanto sentito, altresì, il momento del rientro della processione serale che ha sancito la conclusione della celebrazione esterna. Il comitato ha poi voluto ringraziare tutti i cittadini per i contributi forniti alla buona riuscita della festa.