È in programma il prossimo 13 giugno alle ore 11.00 una traversata per la vita dello stretto di Messina. La manifestazione sportiva non competitiva organizzata da Luciano Vietri, è diventato simbolo di sfida contro le malattie gravi, che rappresentano simbolicamente un mostro da combattere, proprio come Scilla e Cariddi chenell’antichità davano il nome alla stretto.
Questa nuova edizione patrocinata dal Comune di Messina vede in campo la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, Agenzia nazionale per la Ricerca sulla malattia genetica grave più diffusa definita "a timer", perché chi ne è affetto ha un’aspettativa di vita media che si attesta intorno ai 40 anni. Chi nasce malato ha ereditato sia dal padre sia dalla madre una copia del gene mutato. Entrambi sono, quasi sempre senza saperlo, portatori sani di una copia di tale gene: in Italia sono circa 2milioni e mezzo, una persona ogni 25, e una coppia composta da due portatori sani, ad ogni gravidanza, ha una probabilità su quattro di avere un figlio malato.
Saranno oltre 30 i nuotatori di vario livello pronti a mettersi alla prova e ad attraversare lo stretto di 3,5 chilometri, dove si incontrano le correnti del Mar Ionio e del Mar Tirreno. La partenza è prevista dalla spiaggia di Capo Peloro, altezza Pilone di Torre Faro, a Messina. In totale saranno 10 le batterie composte ciascuna da tre nuotatori. Tra loro, ha deciso di affrontare l’impresa anche il presidente di FFC Matteo Marzotto: da sempre noto appassionato sportivo, ha simbolicamente unito Nord e Sud Italia, coinvolgendo al suo fianco i volontari delle Delegazioni FFC di Vicenza e di Vittoria Ragusa e Siracusa. “La mia passione sportiva è la bicicletta, ma non ho potuto sottrarmi a questa impresa solidale quando mi hanno chiesto di partecipare. – dichiara Matteo Marzotto, presidente di FFC – Si tratta di un’iniziativa dal grande peso simbolico, ma ancora di più dal punto di vista del sostegno concreto alla ricerca.
Grazie al progetto Task Force for Cystic Fibrosis finanziato da FFC, è stato individuato un composto molto promettente che con alta probabilità nel 2020 verrà testato sull’uomo. A sfidare le onde salate ci saranno anche gli atleti del Martina Dogana Triathlon Team, Associazione della pluricampionessa italiana, legata da tempo alla Onlus. Muniti di cuffia firmata FFC e scortati dalle barche durante tutto il percorso, i partecipanti, bracciata dopo bracciata, raggiungeranno la Calabria dove saranno presi i singoli tempi. Al termine della traversata, rientreranno in Sicilia in barca.