“L’Amore a prescindere” è l’ultima opera di Angelo Aliquò, attuale direttore generale dell’ASP di Ragusa, che sarà presentato venerdì 5 luglio p.v. alle ore 18.30 al palazzo della Cultura nella sala Auditorium “Salvatore Triberio”.
Dopo i saluti del sindaco, Ignazio Abbate, Angelo Aliquò converserà sui temi del libro con l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri. “L’amore a prescindere; a prescindere dalle convinzioni sociali, dalle convenzioni morali, dal credo religioso, dai vincoli carnali e dai legami familiari. L’amore puro e quello venduto, l’amore disilluso e poi negato. Anche, e forse soprattutto, questo sentimento è il protagonista del romanzo che racconta le vicende di Carmelo, giovane seminarista, voce narrante del testo, unico figlio maschio cresciuto in una famiglia ad “alto tasso di religiosità”, spesso vissuta non con devozione ma con costrizione. Unica fonte di virilità per Carmelo, suo padre, che malamente accetta la vocazione del figlio, dopo averne supposto l’omosessualità, prima ancora che Carmelo se ne rendesse conto.
Per questo il rapporto fra i due non è mai stato intimo; lo diventa solo dopo la morte del padre e dopo che Carmelo scopre, fra le carte, una lettera scritta alcuni anni prima dal giovane segretario del suo zio Vescovo Antonio, in cui questi annunciava che si sarebbe tolto la vita perché non riusciva a sopportare il peso di un “amore sbagliato e contro natura”. Sopraffatto dal segreto che suo padre non aveva rivelato mai a nessuno, sente l’esigenza di condividere il peso di questo improvvisa conoscenza, con quello che Carmelo ritiene la sua guida spirituale, don Alfio Carruba, simbolo, in realtà, di un clero corrotto e arrivista che farà uso di questo segreto e della fiducia incondizionata di Carmelo per raggiungere, senza nessuno scrupolo, i suoi obiettivi.
“In voluntate omnia” è il motto che mette in pratica Don Alfio, apparentemente irreprensibile, il quale tiene soltanto a farsi ammirare e a non apparire mediocre, cercando di farsi avanti ad ogni costo, mediante ogni tipo di raccomandazione, di protezione e di favore. Ogni celebrazione, ogni processione sono per lui solo forme, da cui non farsi coinvolgere, diversamente sente di non esistere. Dalla delusione nasce una nuova vocazione, che è da intendersi elezione ad un amore disinteressato, dell’amore a prescindere. Fra realtà e fantasia, questo romanzo nasce da una breve discussione fra due sacerdoti ascoltata involontariamente dall’autore e riportata in modo assolutamente fedele.
Reali sono i discorsi episcopali e le argomentazioni religiose reperibili in letteratura. Il tessuto narrativo si sviluppa in modo coinvolgente, accompagnato da descrizioni ambientali che ben si adattano allo stato d’animo dei personaggi.