Non è facile spiegare la festa della Madonna della Neve a chi non è giarratanese e a chi non la vive. E’ la festa di una comunità che rinnova la propria identità grazie all’appartenenza comune, al sentirsi parte di una collettività che rinnova la propria devozione nei confronti della Patrona.
Una festa che quest’anno ha avuto una grande dimensione spirituale, oltre al corollario di luci e di colori che come sempre rende i momenti clou molto suggestivi. Momenti che si sono conclusi oggi poco dopo mezzanotte in contrada Presti-Cianazzu (zona case popolari della Santuzza) con lo spettacolo pirotecnico a cura della rinomata e premiata ditta Cav. Vito Costa e figli da Barcellona Pozzo di Gotto. E ancora prima c’era stato il tradizionale rientro del simulacro della Madonna della Neve portato a spalla e accompagnato dal canto del “Mater Jubilaei”.
Poi, la novità della rievocazione del miracolo della neve con uno spettacolo di luci sulla facciata della basilica di Sant’Antonio abate, che ospita il simulacro tutto l’anno, e con una nevicata artificiale molto suggestiva che ha fatto rimanere fedeli e devoti tutti con il naso all’insù. Quindi, c’è stata la preghiera conclusiva e la riposizione del simulacro nella cappella dell’altare maggiore al canto del Salve Regina. I solenni festeggiamenti, ieri pomeriggio, erano stati caratterizzati dalla tradizionale cena con la vendita all’asta dei doni offerti. Poi, in chiesa Madre, dove il simulacro era stato ospitato per la sosta, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Mauro Nicosia, parroco della parrocchia San Paolo apostolo a Ragusa.
In serata, dopo la messa, ha preso il via dalla chiesa Madre la processione vespertina alla presenza delle autorità civili e militari. Per l’occasione, il percorso è stato reso ulteriormente decoroso dall’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale nella cittadina iblea, con un’azione di pulizia straordinaria. Molto significativo l’atto di consacrazione del paese alla Madonna da parte del parroco, don Mariusz Starczewski. L’edizione 2019 della festa è andata in archivio. Il nuovo comitato dei festeggiamenti ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per garantire la migliore riuscita delle celebrazioni.