È un’Antigone che non dimentica il presente, ma che non vuole essere cronaca quella tratteggiata dalla regista Laura Sicignano in “Antigone”, lo spettacolo che venerdì 29 novembre, alle ore 21.00, andrà in scena al Teatro Garibaldi di Modica.
Un’Antigone pasionaria, “Madonna pagana” piangente sul corpo del fratello Polinice, del quale celebra il rito della sepoltura contro il volere del re, diventando pericolosamente anarchica. Sebastiano Lo Monaco sarà Creonte, Barbara Moselli Antigone, con loro sul palco anche Lucia Cammalleri nelle vesti di Ismene, Egle Doria in Euridice, Luca Iacono in Emone, Silvio Laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella e Pietro Pace. “Nessuno può vietare a una sorella di seppellire il fratello morto” è la frase che racchiude la forza della donna prima, la sua pietas, e dell’opera poi, mostrando tutta l’intensità dell’intento di Sofocle che resta attuale. “La scelta di Antigone mi appare necessaria qui e ora – spiega nella nota di regia la Sicignano – affrontare il mito in una terra, la Sicilia, che si è nutrita di grecità e che si dibatte quotidianamente tra potere e strapotere, ribellione e anarchia, eroi del bene e del male, fiera di un’identità, frutto di una stratificazione di popoli.
Gli attori sono concreti e creativi, capaci di padroneggiare corpo e parola. Il testo viene asciugato, l’azione e la relazione sono privilegiate rispetto alla dizione. La drammaturgia s’intreccia organicamente con il suono e la musica dal vivo”. Un crescendo di intensità durante il quale i giovani si immolano, mentre il vuoto dei padri inghiotte quello dei figli. Lo spettacolo fa parte del cartellone di prosa 2019-2020, con la direzione artistica di Giovanni Cultrera, sovrintendente Tonino Cannata, presidente della Fondazione, il sindaco Ignazio Abbate. I biglietti di ingresso sono disponibili al botteghino del teatro o online