Un grande successo ieri per la prima del presepe vivente del centro storico di Ragusa, oggi un’altra rappresentazione. Il parroco della chiesa dell’Ecce Homo, don Battaglia, ha tagliato il nastro inaugurale. Chi ben comincia è a metà dell’opera. E hanno preso il via benissimo le rappresentazioni del presepe vivente nel cuore del centro storico di Ragusa, promosso dalle parrocchie Ecce Homo e San Francesco di Paola.
L’appuntamento, ieri pomeriggio, ha preso il via con il corteo dei figuranti dalla rotonda di via Roma sino a raggiungere l’ingresso del presepe vivente, alle spalle della chiesa dell’Ecce Homo. Qui è stato il parroco, don Giovanni Bruno Battaglia, a tagliare il nastro inaugurale, augurandosi che il simbolo del presepe garantisca serenità a tutti. Tra i visitatori della prima serata anche il sindaco Giuseppe Cassì e l’assessore comunale ai Centri storici, Francesco Barone, che hanno espresso parole di apprezzamento nei confronti degli organizzatori per la cura dei particolari e per il lavoro certosino svolto dalle due comunità parrocchiali.
Sin dalla fase d’avvio, le lunghe file hanno sottolineato l’attenzione che i ragusani, e non solo, hanno rivolto a questa speciale rappresentazione dove sono esaltati gli antichi mestieri, per non parlare di alcune delizie gastronomiche (ieri, ad esempio, i “viscotta scriuti ra machina”) che alla fine del percorso hanno costituito una occasione di ristoro per i visitatori. La serata, poi, è stata animata dal suono della zampogna e della cornamusa grazie a Marcello Difranco e Andrea Chessari. Tutto, insomma, è stato curato nei dettagli per consentire a chi ha scelto di visitare la rappresentazione di immergersi in un’atmosfera di grande operatività, che ricorda gli antichi borghi siciliani di fine Ottocento e inizio Novecento. Notevole, tra l’altro, la ricostruzione di un mulino ad acqua nella zona iniziale del percorso (una novità rispetto alla scorsa edizione), dove, tra l’altro, è stato ricavato lo spazio per i Re Magi in attesa della fase finale del 6 gennaio.
L’altra novità il fatto che la chiesa dell’Ecce Homo è rimasta aperta sino alle 21 (e accadrà anche nelle altre giornate della rappresentazione) fornendo dunque la possibilità ai visitatori di ammirarne le pregevolezze architettoniche di cui si fregia l’interno. Il presepe vivente è stato visitato anche oggi, giovedì 26 gennaio, con Gianni Carfì e la sua chitarra che si occuperanno dell’animazione. Altro appuntamento quello di sabato 28 dicembre con l’uomo orchestra siciliano, Massimo Garaffa, reduce dalla Corrida 2018 e dai Soliti Ignoti 2019, programmi di Rai Uno. Domenica 29 dicembre, invece, la serata della rappresentazione sarà animata dal gruppo folk “Nunn è lapa né musca” di Giarratana. Gli altri appuntamenti con il presepe vivente nel cuore del centro storico di Ragusa sono quelli di mercoledì 1 gennaio, sabato 4, domenica 5 e l’appuntamento conclusivo di lunedì 6 gennaio.