Ragusa – La poesia della Luna va in scena in un gremito Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Una favola con un unico e poliedrico protagonista sul palco, un magistrale Pietro Montandon. Continua il suo impegno nella cosiddetta “Trilogia della narrazione”, un omaggio teatrale a tre grandi maestri della letteratura siciliana: Camilleri – un successo l’anno scorso, sempre al Donnafugata, Maruzza Musumeci –; Pirandello e Consolo, del quale ieri e sabato l’attore catanese ha portato in scena Lunaria. Un doppio sold out per questo spettacolo che vede, ancora una volta, Montandon da solo sul palco a interpretare il Vicerè, la moglie, gli accademici, i villani e le villanelle, in una Palermo di fine Settecento.
Da capolavoro poetico, scritto da Vincenzo Consolo e vincitore nel 1985 del Premio Pirandello, Lunaria è divenuto straordinario testo teatrale, portato in scena in Italia già nell’86 e poi ripreso in tutto il mondo. Un’arte poetica che di volta in volta ripete la sua magia, sfruttando la caduta della Luna come strumento di denuncia del disfacimento del potere religioso, politico e culturale, e dell’allontanamento del mondo dalla poesia. Una Luna sognata e poi rimpianta che alla fine ritroverà il suo posto di faro collettivo. L’intenso e applauditissimo spettacolo conferma il sodalizio artistico tra Montandon e Daniela Ardini, regista della pièce, che come anche in Maruzza Musumeci lo scorso anno, ha diretto l’attore con grande accuratezza.
Per Montandon è stato un ricco fine settimana a Ragusa, oltre infatti allo spettacolo serale, in scena sia sabato che domenica, venerdì mattina l’attore è stato impegnato in una matinée alla presenza di 120 studenti dell’istituto Berlinguer della città. Il prossimo appuntamento della stagione teatrale è con “Classica” for dummies, con Luca Domenicali e Danilo Maggio, il prossimo 21 e 22 marzo.