Ragusa – Ha preso il via domenica scorsa la festa del Sacro Cuore di Gesù a Ragusa che si sta svolgendo nella parrocchia omonima (ex Gesuiti). Una festa, come tutte le altre in questo periodo post lockdown, segnata dalle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria per evitare il contagio dal Covid-19. Oggi, tra gli appuntamenti più significativi, la parrocchia ospiterà, a partire dalle 19, la celebrazione eucaristica presieduta da don Paolo La Terra con la partecipazione di tutti gli studenti che si preparano a sostenere gli esami di maturità. “Un appuntamento – spiega il parroco, don Marco Diara, con il vice don Vincenzo Guastella – che abbiamo ritenuto opportuno ospitare nella nostra chiesa anche per la speciale amicizia che ci lega con il cancelliere diocesano, don Paolo.
Si preannuncia un momento molto interessante in cui speriamo di sostenere e assistere spiritualmente chi si prepara ad affrontare un momento così particolare della propria vita, reso ancora più particolare dall’emergenza che stiamo affrontando”. Le celebrazioni in onore del Sacro Cuore di Gesù proseguono anche domani. Mercoledì 17 giugno, infatti, dopo la celebrazione eucaristica delle 7,25, ci sarà, alle 18,15, la preghiera del Rosario e la coroncina al Sacro Cuore di Gesù. Alle 19, invece, la celebrazione eucaristica sarà presieduta da don Fabio Stracquadaini, assistente diocesano dell’Acr e animata dall’Azione cattolica parrocchiale.
Giovedì, inoltre, alle 7,25 la celebrazione eucaristica e alle 17 la santa messa che sarà presieduta dal parroco, don Marco Diara, con la partecipazione di tutti i ragazzi dell’Acr. Alle 18,15 la preghiera del Rosario e la coroncina al Sacro Cuore di Gesù. Alle 19, la celebrazione eucaristica presieduta da don Giuseppe Burrafato, vicario foraneo di Ragusa, e animata dai gruppi Liturgia e Caritas. Nei giorni che hanno preceduto la festa, non si è fermata l’azione di solidarietà dei vari componenti della comunità parrocchiale che, dopo avere realizzato a mano delle mascherine, le hanno donate all’Anffas onlus di Ragusa, consegnandole nelle mani delle operatrici.
“Un gesto che è stato molto apprezzato – chiarisce don Diara – e che ci ha consentito di comprendere come, anche da queste piccole cose, si riesce a stimolare in positivo il cuore delle persone. Il donare, in questo caso delle mascherine di cui tutti avvertono la necessità in questo periodo, diventa un modo per predisporci in maniera positiva nei confronti dell’altro”.