Chiaramonte Gulfi – Iniziano quest’oggi i festeggiamenti in onore di San Vito, patrono di Chiaramonte Gulfi. Come è ormai evidente, alla luce di quanto accaduto per altre manifestazioni religiose svoltesi di recente, quest’anno non sarà possibile celebrare in maniera consueta la festa. “Siamo stati costretti a rivedere e adattare – dicono i sacerdoti don Salvatore Vaccaro e don Filippo Bella, in uno al comitato dei festeggiamenti, nel messaggio ai fedeli – il programma delle celebrazioni a causa dell’emergenza sanitaria in corso che, seppur rallentata, non deve farci abbassare la guardia e richiamarci al senso di responsabilità e osiamo dire di fraternità, che abbiamo gli uni nei confronti degli altri.
La presenza e la partecipazione di ognuno esprimerà il senso di appartenenza comunitario e il valore che diamo alla Tradizione di chi ci ha preceduto anche in momenti peggiori di questo. Siamo certi di potere vivere anche quest’anno un evento di Grazia che lascerà il segno in ognuno di noi e ci aiuterà a continuare il cammino in compagnia e sull’esempio di San Vito”. Tutti i giorni, dal 24 al 30 agosto, alle 18,45 ci sarà la preghiera del Rosario meditato mentre alle 19,30 si terrà la celebrazione eucaristica. Oggi, solennità liturgica di San Bartolomeo apostolo, la santa messa vespertina sarà presieduta da don Graziano Martorana e animata dalla comunità parrocchiale di San Nicola del villaggio Gulfi.
Domani, martedì 25 agosto, martedì della XXI settimana del Tempo ordinario, la celebrazione eucaristica delle 19,30 sarà presieduta da don Giovanni Piccione e animata dalla comunità dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria di Roccazzo, contrada Sperlinga e contrada Piano dell’Acqua. Il triduo inizierà giovedì e sarà predicato da don Fabio Randello, parroco della parrocchia chiesa Madre Santa Margherita di Licodia Eubea. Confcommercio provinciale con il presidente Gianluca Manenti e Confcommercio cittadina con il presidente Danilo Scollo si stanno adoperando, invece, per sostenere mediaticamente questo evento religioso che è un altro degli appuntamenti particolarmente attesi dalla comunità chiaramontana.
“Quest’anno tutto sarà diverso – dicono – ma non il senso di appartenenza all’identità di un territorio come succede, anche in questo caso, per i cittadini del centro montano ibleo”.