Comiso – Non si è potuta tenere a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Ma non per questo la tradizione è stata annullata. Si è solamente modificata. Stiamo parlando della cosiddetta “abbiata de nuciddi”, vale a dire il lancio delle nocciole che, di solito, avviene dalla canonica della chiesa Madre nel giorno della vigilia di Santa Lucia, vergine e martire siracusana. Stavolta, a Comiso, le nocciole, che simboleggiano gli occhi, considerato che Santa Lucia è protettrice della vista, degli occhi, degli oculisti e dei ciechi, sono state messe a disposizione in piccoli sacchi di plastica e consegnati ai fedeli soprattutto più piccoli affinché, anche in questo periodo difficile, per quanto riguarda l’emergenza sanitaria, possa essere perpetuata la tradizione.
E’ stato questo uno dei momenti simbolici più interessanti nel contesto delle celebrazioni in onore di Santa Lucia che, nella città casmenea, si tengono nella parrocchia chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle dove è venerata la statua della martire. Le celebrazioni, molto partecipate, nel rispetto delle prescrizioni antiCovid, si sono concluse ieri, giornata in cui cadeva la solennità liturgica di Santa Lucia. Da giovedì scorso, a predicare ai fedeli le peculiarità della figura della martire è stato il novello sacerdote Vincenzo Guastella che ha apprezzato parecchio l’attenzione che la comunità dei fedeli ha riservato alla preghiera nei confronti di Lucia. Il parroco, il sacerdote Innocenzo Mascali, ha ringraziato tutti per l’attenzione riposta nei confronti della parrocchia e della vergine e martire siracusana.