Ragusa – “Quest’anno non è stato il solito Natale. Alcuni hanno trascorso le feste in famiglia, altri hanno perso i loro cari e altri ancora sono stati costretti a trascorrerlo in ospedale. Non è stato il Natale degli abbracci e delle grandi tavolate, ma del rispetto delle regole e della vita. L'importante è avere sempre la forza di andare avanti”. E’ il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, il sacerdote Giorgio Occhipinti, a dirlo dopo avere trascorso le giornate che anticipavano le celebrazioni del 25 dicembre nei reparti ospedalieri, con il supporto arrivato da medici, infermieri e operatori sanitari. “Siamo stati in Neonatologia con una santa messa molto intima e allo stesso tempo parecchio sentita – spiega don Occhipinti – abbiamo celebrato la messa della vigilia in Rianimazione, altro momento alquanto particolare. E poi la messa di Natale al piano terra della Torre B dell’ospedale Giovanni Paolo II con la partecipazione dei medici e degli operatori sanitari che si sono affacciati dai vari piani della Torre in corrispondenza dei vari reparti”.
A rendere più suggestiva quest’altra celebrazione intima, la disponibilità arrivata dal dottore Francesco Bennardello che ha addobbato l’intera area con stelle di Natale. “Avevo pensato che in un anno terribile come il 2020 – continua don Occhipinti – le celebrazioni natalizie potessero essere segnate in negativo. E, invece, ho sperimentato l’opposto. Celebrazioni semplici ma intime ed essenziali. Grazie a tutti per la collaborazione”. Oggi, intanto, giorno di Santo Stefano, si continua con le celebrazioni in onore della santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Alle 11 la santa messa e la benedizione delle famiglie, nella cappella dell’ospedale Civile mentre domani, domenica 27, a partire dalle 10, la santa messa e la benedizione delle famiglie è in programma nei reparti di Ostetricia, Chirurgia, Ortopedia, Pediatria e Urologia, Torre B, secondo piano.