Domani piccola celebrazione del giorno del ricordo anche in città. Ragusa in Movimento: ma in futuro si dovrà cercare di fare molto di più per scuotere le coscienze di tutti su una immensa tragedia.
“La tragedia di decine di migliaia di italiani massacrati dalla ferocia dei comunisti slavi non è stata purtroppo ben assimilata nelle coscienze della nostra collettività. Ecco perché tutti gli interventi che possono, in questo senso, aiutare a prendere consapevolezza di quei tragici fatti sono da prendere in considerazione”. E’ quanto afferma il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, a proposito del “Giorno del ricordo” che sarà celebrato domani, mercoledì 10 febbraio, anche nella città capoluogo. “Anche a causa dell’emergenza pandemica – prosegue Chiavola – è stato scelto di illuminare con i colori della bandiera italiana, domani sera, l’edificio che ospita il Municipio, palazzo dell’Aquila, piuttosto che organizzare momenti di approfondimento e di confronto su questa delicata tematica.
Negli anni scorsi, avevamo sollecitato il sindaco Cassì di avanzare una richiesta ai dirigenti scolastici concernente la possibilità di fare visionare agli studenti “Red Land”, un’opera che si concentra sulla Seconda guerra mondiale in Istria dopo l’8 settembre 1943 (subito dopo la firma da parte dell’Italia dell’armistizio con gli angloamericani) e sulla vita di una giovane studentessa italiana, Norma Cossetto, insignita nel 2005 dal presidente Ciampi della medaglia d’oro al merito civile alla memoria. Cossetto, dopo essere stata catturata ed imprigionata dai comunisti titini, è stata prima lungamente seviziata e torturata e, successivamente, assassinata e infoibata senza pietà e nel più totale disprezzo della persona umana. “Red Land” è la rappresentazione cruenta della violenza inaudita delle “bestie rosse” titine ai danni di migliaia di italiani.
Uomini e donne, militari, preti, funzionari dello Stato, furono trucidati, violentati e infoibati dalla ferocia dei comunisti slavi (non senza, purtroppo, la complicità di “compagni” italiani). Alla nostra richiesta di proiettare il film nelle scuole non è stato dato seguito alcuno. Riteniamo, però, che, in futuro, questa e altre iniziative possano essere assunte per focalizzare l’attenzione su una vicenda vergognosa, per troppo tempo nascosta ed ignorata dai testi scolastici, “scientificamente” cancellata per decenni dal “ricordo” di tutti”. Chiavola, tra l’altro, negli anni scorsi ha avuto modo di visitare alcune delle foibe, come quella di Basovizza a Trieste, definita monumento nazionale. Un modo per commemorare e rivivere le pagine più tristi della nostra storia recente.