Si sono concluse ieri le celebrazioni in onore di San Giuseppe 2021 nella parrocchia del Santissimo Salvatore a Ragusa. Celebrazioni che sono state contrassegnate dall’emergenza sanitaria e che, però, hanno fatto comunque registrare, nel rispetto delle prescrizioni anticontagio, una consistente presenza di fedeli. Segno dell’attenzione e della devozione nutrita nei confronti del Patriarca. E’ stato l’amministratore apostolico della diocesi di Ragusa, mons. Sebastiano Roberto Asta, nella celebrazione eucaristica del pomeriggio, a tratteggiare la figura dello sposo di Maria. “La fiducia in Dio – ha detto mons. Asta – ha salvato Giuseppe e anche Maria che si è trovata al centro di un mistero grande, un mistero che però ci ha fornito la possibilità di essere creature nuove, creature riconciliate. E’ stato senz’altro complicato, per Giuseppe, accogliere una verità che non aveva alcun tipo di riscontro in passato. Ed è ovvio che il patriarca ha vissuto nell’angoscia quei momenti, vedendo naufragare il suo sogno d’amore.
Eppure, questa angoscia viene dissipata da quelle poche parole che arrivano da Dio e che lo esortano a non temere. Tutto viene risolto e Giuseppe si sente incoraggiato, confermato. Mentre noi ci rendiamo conto che la potenza di Dio opera anche attraverso la debolezza, la povertà, attraverso ambiti di cui nessuno sospetterebbe”. Le celebrazioni di ieri si sono concluse, in serata, con la santa messa celebrata dal sacerdote Giovanni Bruno Battaglia e animata dalle parrocchie dell’Ecce Homo e di San Francesco di Paola. In mattinata, c’era stato il momento dedicato agli ammalati e agli anziani che erano stati benedetti, durante la messa celebrata dal direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, al fine di superare questi momenti difficili. In ciascuna delle sante messe la benedizione del pane di San Giuseppe.
Il parroco, il sacerdote Luigi Diquattro, unitamente al comitato, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della festa.