A Ragusa pare lo spazio teatrale Maison Godot. Stavamo giusto ascoltando dai telegiornali nazionali della riapertura ed inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala a Milano, quando è arrivata una gran bella notizia per la nostra città. Per carità, nessun paragone e facciamo pure i debiti distinguo, ma possiamo affermare che anche a Ragusa “si riparte” come orgogliosamente recita il manifestino della Compagnia Godot, vanto teatrale della nostra città. E sì perchè, dopo l’annuncio dato nei mesi scorsi, in occasione degli spettacoli in streaming nelle festività di fine anno, o presentando il teatro delivery a domicilio della primavera, apre la nuova casa del teatro, appunto la Maison Godot, a cui la compagnia ha lavorato durante questi mesi. Lo spazio si trova in via Carducci 273, al primo piano e, per questo appuntamento inaugurale, nelle giornate del 21, 22 e 23 maggio prossimi, e poi nel fine settimana successivo (sabato 29 e domenica 30) verra portata in scena ?L’attrice- one woman show’ di e con Federica Bisegna, al pianoforte Alessio Barone, per la regia di Vittorio Bonaccorso. Insomma una luce che si accende in fondo al tunnel, una vera e propria partenza con il botto.
Ci piace peraltro ricordare che Federica Bisegna è anche scesa in piazza, a fianco del mondo della ristorazione, in occasione della manifestazione in piazza Poste prima e a Punta Secca dopo, portando alta, seppur in maniera solitaria, la bandiera del mondo del teatro, dell’arte, della cultura. E, in proposito, nel corso di una riflessione affidata al nostro giornale, ebbe a dire “nessuno di noi pensa che il virus non esista o che non ci sia una grande emergenza sanitaria, ma dopo 14 mesi senza poter svolgere il nostro lavoro e senza poter contare su sostegni seri e puntuali, crediamo di avere il diritto, ma soprattutto il dovere, di ricordare della nostra esistenza; perché il problema non è solo economico gravissimo, soprattutto è un problema di silenzio culturale, del pensiero, del benessere dell'anima che potranno avere drammatiche ripercussioni in futuro.
La nostra compagnia è una realtà particolare e a sé stante, autonoma, libera, che si autoproduce e perciò in questi mesi ha scelto di vivere come in una comunità chiusa, evitando contatti e continuando a vedersi per provare, produrre, inventare, utilizzando tutti i mezzi e linguaggi alternativi consentiti, senza cedere alla depressione e all'apatia, dallo streaming al Teatro Delivery a domicilio aderendo ad una rete nazionale, controllandoci ogni tanto con dei tamponi, progettando e iniziando a provare gli spettacoli per la stagione estiva”. Ora tutto questo si è tradotto nella Maison Godot, spazio fisico, ma sopratutto dell’anima e della mente. Perchè, lo aveva ricordato sempre Federica Bisegna, citando Federico Garcia Lorca “un popolo che non aiuta e non favorisce il suo Teatro se non è morto è moribondo”. (daniele distefano)