RAGUSA – Un ritorno alle visioni sul grande schermo. Un ritorno alla visione collettiva. Da domani, martedì 24 agosto, ritorna il Donnafugata Film Festival con la seconda parte che si svolge nel cortile interno della Fondazione Bufalino di Comiso dove il festival si è trasferito dopo la permanenza al Castello di Donnafugata. Si riparte con l’Arena tra le Cupole sempre nel segno dell’Acquario che caratterizza questa tredicesima edizione del festival con la nuova direzione artistica di Francesco Calogero e guest director Gianni Canova. Per la sezione “L’isola come set” in apertura, alle 21,15, il documentario “Il toro di Wall Street” del regista Nello Correale in ricordo dello scultore Arturo Di Modica recentemente scomparso.
Ed è dedicato ancora al territorio anche il secondo appuntamento di domani, con “Ragusa terra iblea” il documentario sul territorio ragusano girato da Francesco Bocchieri e Luana Dicunta. Le altre sezioni del festival, “Pupille aperte”, “Cineclub Acquario” e “The age of Aquarius” propongono film di John Ford e George Roy Hill con protagonisti attori di questo segno zodiacale. A Comiso il “Donnafugata Film Festival” proseguirà fino al 5 settembre con numerosi ospiti tra cui Gaetano Di Lorenzo, Francesco Cannavà, Vito Zagarrio (che il 27 agosto presenta anche il libro “Eppure cinema. Appunti di un regista irregolare” e il documentario sull’artista Franco Polizzi), Carlo Lo Giudice, Gianni Mania. Sempre a Comiso il regista Acquario Francesco Cannavà, presenterà il doc Space Beyond, dedicato all’astronauta siciliano Luca Parmitano. Da segnalare anche il prime time dell’ultima settimana, con film recenti inediti per il territorio, ma sempre legati da interpreti o registi al segno dell’Acquario.
In programma anche il secondo evento speciale, domenica 29 agosto, con il ritorno del cinema muto con “Il fantasma dell’Opera” di Rupert Julian, con composizione ed esecuzione dal vivo del musicista Giovanni Renzo che apre la tradizionale panoramica dell’epoca del muto. Sabato 28 agosto si svolgerà la presentazione del libro “Al più amato Giovannino d’Italia”, a cura di Salvatore Schembari. E proprio quest’ultimo, ideatore del festival, spiega anche la prospettiva futura che guarda a Bufalino attraverso la sezione Pupille aperte – Carte blanche a Gesualdo Bufalino che celebra i cult movies amati dal grande scrittore comisano, scelti in base ai voti da lui stesso assegnati, e connessi con il segno dell’Acquario: “L’opera letteraria di Gesualdo Bufalino è disseminata di preziosi titoli e sottotitoli. Ne riprendiamo al festival uno in particolare, Pupille Aperte. Questa sezione del DFFF è immaginata come ballon d’essai, verso l’imminente realizzazione di un altro festival, L’ingegnere di Babele, sui linguaggi e le letterature nell’era della transizione digitale, una festa promossa dalla Fondazione Bufalino per avviare un dialogo originale tra un finissimo letterato e chi sa ancora declinare una lingua «della vista, della visione e del visibilio»”.
Il DFFF è organizzato dal Cinestudio Groucho Marx e dalla Fondazione degli Archi, in collaborazione con Polittico srl, con la Fondazione Bufalino e Archinet Srl, con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Ars, della Camera di Commercio del Sud Est e dei Comuni di Ragusa e di Comiso. Sponsor del DFFF sono Cassibba Trasporti, Prodent, Zeme, Argo Software, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Multifidi. Ha collaborato il Cineclub Fitzcarraldo.