Grande successo di pubblico e continui sold out per gli spettacoli della 11^ rassegna “Palchi DiVersi al Castello” messa in campo dalla Compagnia Godot di Ragusa. Tre i lavori che fanno parte del cartellone estivo patrocinato dal Comune di Ragusa per quanto riguarda il Castello di Donnafugata, “Con le ali dell’amore”, “I giganti della montagna” e “L’avaro”. Shakespeare, Pirandello e Moliére dunque con cui la compagnia teatrale ragusana si cimenta questa estate con risultati, senza nulla togliere agli altri della rassegna estiva comunale, eccezionali e di altissima qualità, e che hanno costituito l’ossatura vera e propria della stagione al Castello. Ma dietro le luci, quest’anno, non solo la fatica dell’attore a cui sicuramente Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso e i loro splendidi allievi si sono sottoposti con entusiasmo, dietro, dicevamo, purtroppo una serie di intoppi burocratici che proprio in questi ultimi giorni rischiavano di far saltare gli spettacoli. Infatti questi ultimi erano stati tutti programmati sulla scalinata del Castello, ma venerdì scorso, a poche ore dall’inizio dello spettacolo “Con le ali delll’amore” un allarme per la pericolosità dei rami degli alberi sovrastanti ha costretto a cambiare location pena l’annullamento dell’appuntamento.
Pertanto lo spettacolo è stato spostato nella coffee house sempre all’interno del parco, grazie all’idea del regista Vitotrio Bonaccorso ma anche grazie all’impegno di tutta la compagnia teatrale che ha provato anche sotto il sole cocente dell’estate, piuttosto che deludere gli spettatori annullando l’appuntamento. E così in poche ore si è provveduto ad un nuovo riadattamento della rappresentazione teatrale andando a ricollocare storie e personaggi nella nuova e comunque suggestiva cornice della coffée house, tra colonne e scale. Uno sforzo incredibile che è stato come sempre premiato dal pubblico. Diversa prospettiva invece si preannunciava per gli altri due spettacoli, “I giganti della montagna” di Pirandello e “L’avaro” di Moliére. Per cui lunedì 23 agosto si sarebbe dovuto svolgere un sopralluogo concordato con l’agronomo e l’azienda che doveva mettere in sicurezza i rami degli alberi che sovrastano lo spazio antistante la scalinata.
Sopralluogo che non è stato invece possibile effettuare in quanto…il lunedì il castello è chiuso ai visitatori e nessuno si era premurato di avvertire il personale addetto del sopralluogo. Scuse da parte del Comune ma l’unica soluzione dunque possibile è stata quella di continuare nello spazio della Coffée House dove si proseguirà fino al 26 con I Giganti della Montagna di Pirandello, in cui il teatro del premio Nobel si fa ancora più intensamente onirico, aprendo nuovi e sempre intensi interrogativi lasciati irrisolti. Dal 27 al 29 agosto poi appuntamento con L’Avaro di Molière, testo quanto mai geniale, proposto dalla visionaria regia di Vittorio Bonaccorso in una versione che si rifà alla Commedia dell’Arte per dare centralità a ogni personaggio in scena. Insomma una stagione travagliata per Godot, che peraltro, è appena in caso di sottolinearlo nuovamente, paga l’affitto della scalinata, il service e le ore straordiinarie del personale comunale.
E che nella prima stesura del programma dell’Estate iblea, si era visto affiancare, nelle stesse date e negli stessi orari, in siti poco distanti l’un dall’altro, un altro spettacolo pirandellinao (poi fortunatamente spostato in altra data) ed un dramma greco che invece è stato anticipato di qualche ora. La cosa era stata anche sottolineata e criticata in consiglio comunale dal capogruppo del Pd Mario Chiavola già a fine luglio. Lo stesso Chiavola è ora tornato sull’argomento alla notizia del mancato sopralluogo di lunedì anche se ha affermato di prendere atto delle scuse da parte del Comune per “l’inconveniente che ha causato, l’impossibilità di effettuare una verifica tecnica, con tutti gli addetti ai lavori che sono dovuti ritornare a casa”. Dopo aver ancora una volta evidenziato “la sovrapposizione degli spettacoli sempre al castello di Donnafugata.”
Chiavola commenta “sembrava che l’amministrazione fosse addivenuta a più miti consigli e, invece, nei prossimi giorni ci saranno altri spettacoli che si terranno nello stesso giorno e nella stessa ora all’antico maniero. Ma che ragion d’essere ha questo tipo di pianificazione? E poi non rischiano di intralciarsi, le due esibizioni, l’una con l’altra? Mi pare che tutto questo sia alquanto opinabile. Chiediamo all’Amministrazione comunale di intervenire e di raddrizzare il tiro”. Ma quello che in generale suscita le perplessità del capogruppo dem è l’apprendere “della chiusura del castello di Donnafugata il lunedì nel mese di agosto” portandolo a chiedersi “ma è mai possibile che nel mese di agosto, non dico anche in quello di luglio, non si riesca a garantire l’apertura del castello tutti i santi giorni a fronte di un flusso di turisti che risulta essere di consistente entità? Sembra che il personale destinato a garantire il servizio di custodia e apertura sia formato da quattro unità.
Ed è chiaro che, a rotazione, queste persone si devono fermare almeno un giorno a settimana. Ma l’amministrazione comunale non si è posta il problema? Non è riuscita a trovare una soluzione, anche solo limitatamente ai mesi estivi, per potenziare l’organico e fare in modo che non si registrino chiusure settimanali di un sito che, da quello che sappiamo, è uno dei più gettonati dai visitatori? Mi sembra tutto così assurdo. E continuiamo a riempirci la bocca di turismo come se fosse una cosa che si costruisce a parole quando, invece, è necessario organizzarsi, programmare, pianificare, non lasciare tutto al caso. Tutto quanto, al contrario, sembra si stia facendo in questa occasione”. (da.di.)