Trascorrere una settimana nei centri di allenamento delle Fiamme Gialle di Castelporziano, Sabaudia e Predazzo a cavallo dei mesi di aprile e maggio, fianco a fianco con gli atleti del gruppo sportivo della Guardia di Finanza, praticando sport insieme a loro, seguendo conferenze e facendo visite culturali.
E’ questo il privilegio di alcune scolaresche identificate da Regione Lombardia e dall’Ufficio Scolastico Regionale (l’Istituto Alessandro Volta di Lodi, l’Istituto Montale di Cinisello Balsamo, l’Istituto Cavriana di Bergamo), che parteciperanno al "Progetto sport e legalita’ a scuola e in cattedra". "Il connubio tra scuola e sport e’ fondamentale, entrambi sono portatori di veri valori" ha commentato la campionessa olimpica in carica nella discesa libera Sofia Goggia, una delle testimonial del progetto. Mentre Filippo Tortu, primatista italiano nei 100 metri di atletica, ha commentato: "La mia carriera e’ iniziata con una gita di scuola non fatta e passata in caserma ad allenarmi. Quello e’ stato l’inizio di un percorso che ancora sto facendo. Oltre ai valori che lo sport trasmette e che servono per la vita, e’ anche un’opportunita’ per sentirsi piu’ felici con se stessi e soddisfatti. Ci permette di apprezzare cose che nella vita di studenti non conosciamo".
Con l’assessore regionale allo sport Martina Cambiaghi sul tavolo dei relatori Antonio Rossi, Sottosegretario con delega ai Grandi Eventi sportivi di Regione Lombardia, il Gen.B. Raffaele Romano, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza e a moderare l’evento il Gen. B. Vincenzo Parrinello, Comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle. "Alla luce di recenti episodi di bullismo e violenza il connubio sport e scuola e’ vincente per scoraggiare disagio giovanile. Tortu e Goggia sono modelli da emulare, altro che giocatori che fanno i capricci perche’ sono piu’ legati a un contratto piuttosto che a una maglia" ha commentato l’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi.