Il presidente del Cnr Massimo Inguscio e l’Ad di Eni Claudio Descalzi, hanno firmato un Joint Research Agreement (JRA) per l’istituzione di quattro centri di ricerca congiunti localizzati nel Mezzogiorno.
I ricercatori dei laboratori, istituiti presso centri operativi o di ricerca gia’ esistenti, lavoreranno insieme in quattro aree fondamentali, vale a dire per la decarbonizzazione del settore energetico e una crescita sostenibile, la promozione dell’economia circolare e della bioeconomia e per lo sviluppo di sistemi idrici e tecniche di agricoltura innovativi e sostenibili, ovvero in sintesi: Studio dei cambiamenti climatici nell’ Artico a Lecce; Energia pulita da fusione a confinamento magnetico a Gela; Gestione sostenibile e innovativa del ciclo dell’acqua in Basilicata; Sviluppo di un’agricoltura a basse emissioni di CO2 a Portici.
Tutti i centri saranno dotati di laboratori dedicati in cui sviluppare i progetti di ricerca, definiti e concordati da CNR ed Eni in termini di obiettivi, attivita’ e risorse. Le attivita’ di ricerca congiunte del laboratorio Eni-CNR a Lecce, presso l’Istituto CNR Nanotec, saranno dedicate ad analizzare e quantificare i processi climatici legati alla destabilizzazione della criosfera artica, in particolare del permafrost, e della valutazione degli effetti del suo scongelamento sull’oceano artico. Questi processi, estremamente rilevanti, sono in grado accelerare l’attuale riscaldamento del pianeta e di peggiorare la qualita’ dell’ambiente.
Lo sforzo congiunto Eni-CNR portera’ a costituire il primo laboratorio italiano per lo studio integrato della criosfera terrestre artica, che utilizzera’ misure in campo, osservazioni satellitari e modellistica numerica.