"Ieri un’agenzia di stampa, riferendo i dati sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche relativi al 2017, ha preso un abbaglio, ma di quelli forti. Ha scritto che nell’anno in questione la cedolare secca del 21% sulle locazioni brevi sarebbe stata un flop perche’ utilizzata solo da 7.200 contribuenti, per un gettito di 44 milioni. Si tratta – come si dice – di una notizia priva di qualsiasi fondamento.
Confedilizia se ne e’ accorta immediatamente e ha prima contattato quell’agenzia di stampa, per spiegare l’equivoco e invitarla a correggersi (puo’ capitare a tutti di sbagliare), e poi diramato una nota scritta, anche perche’ nel frattempo la (falsa) notizia aveva cominciato a diffondersi in modo esteso". Lo dice Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia. "Ebbene, i quotidiani di oggi che cosa fanno? Alcuni riferiscono della nota di Confedilizia ma come se si trattasse di un’opinione, e non di una vera e propria smentita, altri addirittura la ignorano – afferma Spaziani Testa -. Quasi tutti, poi, riprendono la definizione (infondata) di flop, con tutte le conseguenze su chi legge i soli titoli (la maggioranza delle persone).
Il danno ormai e’ fatto, ma proviamo a spiegare di nuovo. I dati del Dipartimento delle finanze non mostrano alcun insuccesso della cedolare secca sugli affitti brevi. I 44 milioni di euro relativi al 2017, infatti, sono relativi all’imponibile (e non al gettito, tra l’altro, come ha scritto l’agenzia e come hanno ripetuto i giornali) dei soli contratti stipulati da comodatari e sublocatori, una nuova e residuale categoria di soggetti ammessa alla cedolare con il decreto-legge 50 del 2017 (peraltro, i numeri si riferiscono al 2017 e il decreto si applicava ai soli contratti stipulati dal primo giugno di quell’anno)".
"Con riferimento ai proprietari, e cioe’ la stragrande maggioranza di chi fa affitti brevi, il Dipartimento delle finanze riporta i dati della cedolare nel suo complesso (senza distinguere le locazioni brevi dalle altre) e conferma il grande successo di questo strumento, che registra nel 2017 un aumento dell’imponibile dell’8,1 per cento per l’aliquota ordinaria e del 21,4 per cento per l’aliquota ridotta. Ma l’informazione va cosi’. E, per tutti, la cedolare sugli affitti brevi sara’ un flop", conclude il presidente di Confedilizia.