Dare risposta ai problemi della poverta’, dei giovani, degli immigrati, della sicurezza puntando non sull’esasperazione della paura ma sulla costruzione della coesione sociale.
E’ questo il messaggio lanciato da Giuseppe Guzzetti dal palco del Teatro alla Scala di Milano, a conclusione dell’evento ‘Futuro (per il) prossimo’, con cui la Fondazione Cariplo ha celebrato la fine dei 22 anni di presidenza Guzzetti e del mandato degli attuali organi, in scadenza il prossimo 27 maggio. Dopo i ringraziamenti a Guzzetti da parte del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del presidente della Regione Lombardia Attilio fontana, in un’alternanza tra momenti culturali e bilanci tracciati dai vertici uscenti della fondazione, e’ stato ricordato fra l’altro come dal 1991, anno della sua nascita, Fondazione Cariplo abbia sostenuto oltre 30mila progetti di utilita’ sociale nei settori dell’ambiente, della cultura, della ricerca scientifica e del sociale, stanziando a favore degli enti non profit oltre tre miliardi di euro.
Nel suo discorso conclusivo, Guzzetti ha detto che "oggi non si chiude niente ma la storia continua", grazie anche, ha continuato in un passaggio successivo, "alla grande qualita’ dei membri che comporranno il futuro comitato di beneficenza della fondazione". Quindi ha ribadito l’apprezzamento e il sostegno per Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, di cui Fondazione Cariplo e’ uno dei principali azionisti, nonche’ per il presidente emerito dell’istituto torinese, Giovanni Bazoli, che – ha sottolineato Guzzetti – "ha fatto grande questa banca".