E’ stata depositata al Senato, a prima firma del capogruppo Andrea Marcucci, la mozione Pd di sfiducia al governo preannunciata nei giorni scorsi. Analogo testo e’ stato presentato anche alla Camera a prima firma Graziano Delrio.
"Il ‘governo del cambiamento’ ha prodotto fino ad oggi un unico e accertato cambiamento – si legge tra l’altro nella mozione -: da quando si e’ insediato, gli Italiani sono piu’ indebitati e isolati nel mondo, il prestigio e la credibilita’ dell’Italia si sono appannati, l’occupazione e’ diminuita, la crescita si e’ fermata, l’insicurezza e l’illegalita’ si sono accresciute, assieme alla percezione di impunita’ dei governanti". Secondo la mozione del Partito Democratico "la ridotta credibilita’ dell’azione del Governo ha determinato un aumento dello spread, oggi stabilmente al di sopra dei 250 punti base rispetto ai 130 dell’inizio del 2018, costringendo a finanziare una maggior spesa per interessi che sottrae risorse per la crescita e fa registrare nel 2019 l’aumento complessivo fino al 132,6 per cento del debito in rapporto al PIL: un livello che – ancorche’ ottimistico perche’ incorpora irrealistici proventi da privatizzazioni pari all’1 per cento del PIL – e’ il piu’ alto mai raggiunto in Italia dal 1924".
Inoltre per il Pd "la delicata situazione internazionale, la persistenza della crisi economica e finanziaria che ancora investe l’Europa e – soprattutto – lo stato di sfiducia delle imprese e il crescente malessere sociale che colpisce ampie fasce della popolazione italiana richiederebbero un Governo solido e sicuro, politicamente coeso, libero da condizionamenti privati e immune anche solo dal sospetto dell’asservimento a interessi criminali; un governo capace di operare in condizioni di piena legittimazione democratica a tutela dell’interesse nazionale".