Secondo la Congiuntura Confcommercio, i principali indicatori congiunturali continuano a evidenziare una dinamica molto debole, con andamenti non omogenei.
A marzo la produzione industriale, dopo un bimestre positivo, ha segnalato un brusco ridimensionamento registrando, al netto dei fattori stagionali, una contrazione dello 0,9% congiunturale e dell’1,5% su base annua. Per contro l’occupazione ha evidenziato a marzo una crescita con un +0,3% rispetto al mese precedente e, come a febbraio, un +0,5% nel confronto annuo. A confermare la fragilita’ del quadro economico, la fiducia di imprese e famiglie si e’ ridotta nel mese di aprile. La fiducia delle famiglie consumatrici e’ scesa dello 0,6% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese dello 0,4% (-6,0% il tendenziale).
Dato l’andamento dei principali indicatori, a maggio, la stima del Pil mensile presenta una variazione congiunturale nulla, e una variazione dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2018. Il Pil nel secondo trimestre potrebbe collocarsi tra 0 e +0,2 congiunturale. Si conferma, quindi, un quadro di stagnazione, con proiezione della "crescita" attorno a +0,3% nel complesso del 2019. A causa delle tensioni internazionali, i rischi di peggioramento dello scenario prevalgono sulle possibilita’ di correzioni al rialzo.