Cosa accadrebbe alla nostra economia se in una mattina qualunque l’Italia e il Lazio si svegliassero senza trovare piu’ lavoratori stranieri. A spiegarlo, questa mattina, il segretario della Uil Roma e Lazio, Alberto Civita, che, assieme al presidente dell’Eures, Fabio Piacenti, ha presentato uno studio proprio sulla questione migratoria nella regione e le conseguenze di una ipotetica sparizione dei lavoratori e imprenditori stranieri.
Nel Lazio vivono quasi sei milioni di persone, senza i residenti stranieri avremmo circa 800mila abitanti in meno, un numero che ha registrato nell’ultimo quinquennio una crescita del 10,2%, mentre quella italiana ha subito un calo dello 0,7%. Allontanare gli stranieri comporterebbe un immediato calo demografico e un conseguente invecchiamento della popolazione residente, gli over 65 tra gli stranieri rappresentano appena il 4,1%, contro il 23,6% dei coetanei italiani. Senza gli stranieri ci sarebbe una contrazione di 19 miliardi (pari al 10%) del Prodotto interno lordo, attualmente di 193 miliardi di euro.
"L’idea di questo rapporto nasce perche’ abbiamo cercato di realizzare il sogno di Salvini facendo scomparire tutti gli immigrati in una notte e vorremmo cercare di fargli capire cosa accadrebbe – dice il segretario della Uil Roma e Lazio -. In questo studio spieghiamo anche che ci sarebbe un secondo effetto: con la sparizione dei bambini e ragazzi figli di immigrati ci sarebbe un esubero di 7mila insegnanti".