Sgominata dalla Guardia di finanza di Taranto un’associazione per delinquere dedita a truffa, estorsione, usura, riciclaggio, reimpiego e autoriciclaggio: 26 gli arresti, 14 in carcere e 12 ai domiciliari. Nell’operazione "Scammers Paradise" sequestrati anche beni per 13,5 milioni di euro.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Taranto, arriva a conclusione di un’indagine durata circa due anni che ha disarticolatato un’organizzazione criminale che aveva come scopo la perpetrazione di truffe ai danni di alcune societa’ multinazionali, operanti nel settore della locazione operativa di beni tecnologici e sistemi informatici, nonche’ riciclare ingenti risorse finanziarie derivanti da varie attivita’ illecite. A capo del sodalizio un 48enne di Grottaglie, che avrebbe effettuato "una serie di azioni illecite attraverso l’individuazione di societa’ formalmente inattive, di remota costituzione ovvero senza pendenze di carattere penale e/o amministrativo – scrivono le fiamme gialle -.
Le stesse societa’, alle quali venivano variate la compagine sociale e sostituiti gli amministratori con prestanome, redigevano falsi bilanci, che poi venivano depositati presso la Camera di Commercio, al fine di far apparire economicamente solida l’attivita’ svolta".