Beni per un valore di 300 milioni di euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza di Bologna e Napoli a un imprenditore di 63 anni, operante nel settore immobiliare e ritenuto contiguo a clan camorristici.
L’uomo era stato condannato nell’ambito dell’operazione "Omphalos" per esercizio abusivo del credito e intestazione fittizia di quote societarie e di beni, quest’ultimo reato commesso con l’aggravante del metodo mafioso per aver agevolato vari clan camorristici. Il provvedimento di oggi rappresenta un primo epilogo delle indagini condotte dalle Fiamme gialle felsinee e campane, sotto il coordinamento della Procura antimafia partenopea, che avevano portato, nel luglio del 2017, all’arresto di 17 persone e al sequestro di beni per 700 milioni di euro.
Le indagini hanno consentito di ricostruire l’operativita’ di un’organizzazione criminale legata a clan camorristici in diverse regioni italiane – quali Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia – ma con base prevalente in Campania.